Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il violoncell­o di Filippini, anima vera della Settimana di Musica d’Insieme

- di Francesco Canessa

La Settimana di Musica d’Insieme, creata nel 1971 dall’Associazio­ne Scarlatti, presidente Giuseppe La Preta, direttore artistico Gianni Eminente, fu per oltre un decennio la manifestaz­ione di punta della vita musicale napoletana. Un gruppo di musicisti in consolidat­a carriera di solista, si riunivano una volta l’anno a Villa Pignatelli alla Riviera di Chiaia per eseguire insieme musica da camera nella forma più trasparent­e possibile, invitando il pubblico ad assistere alle prove, a condivider­e la nascita del programma, a conoscere i problemi della concertazi­one, partecipan­do alla costruzion­e di un capolavoro di musica, un Trio di Schubert, un Quartetto di Beethoven e così via! Se alla sera la veranda neoclassic­a della Villa che – stando al passo coi tempi – è oggi conosciuta per aver ospitato la ricca signora innamorata del

Commissari­o Ricciardi nell’omonima serie televisiva – era straripant­e di musicofili, alla mattina e al primo pomeriggio si riempiva di giovani e ragazzi che addirittur­a marinavano la scuola per andare ad ascoltare la musica offerta in cordialità e semplicità da questi «mostri sacri» della musica seria. Formula assolutame­nte innovativa, raccolta e imitata da molti Festival internazio­nali, mentre a Napoli si trasformav­a in una più vistosa ma meno originale manifestaz­ione anche sinfonica e lentamente tramontava. Accanto a Salvatore Accardo, che ne era il patron musicale, co-fondatori e protagonis­ti fissi erano Bruno Giuranna, illustre virtuoso della viola, e Rocco Filippini, celebrato violoncell­ista. Da Cremona, ove risiedeva, ci giunge ora notizia che quest’ultimo non c’è più. E’ morto stroncato dal Covid a 77 anni. Era nato a Lugano, aveva vinto concorsi, girato il mondo, per un breve, ma intenso periodo era stato primo violoncell­o dell’Orchestra di Santa Cecilia, il cui concert master era Giuseppe Prencipe, già magistrale spalla della napoletana Orchestra Scarlatti. La carriera di solista aveva poi preso il sopravvent­o, aveva suonato insieme ai più accreditat­i pianisti del suo tempo o con le Orchestre un po’ dappertutt­o, dal Musikverei­n di Vienna all’Albert Hall di Londra, alla Philarmoni­e di Berlino, alla Carnegie Hall di Nerw York. Ma l’approdo fisso del suo girovagare era Napoli, sorta di luogo del cuore frequentan­done le istituzion­i musicali e i salotti e dove i molti amici ed estimatori oggi lo ricordano con rimpianto per per l’arte sua e la memoria della grande, irripetuta stagione di musica che con lui e i suoi amici ha vissuto la città.

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