Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Provenzano: coalizione larga, Napoli un modello
Il vicesegretario dem: prima il programma, poi il candidato. Migliore (Iv) insiste: si facciano le primarie
NAPOLI «Su Napoli l’appoggio non è a Sarracino o a Mancuso, che stimo ovviamente, ma a un percorso che segue i binari giusti». E i binari giusti per il vicesegretario nazionale del Partito democratico, Peppe Provenzano sono «la coalizione più ampia possibile» e il «miglior candidato» per Napoli. Non le primarie. A conferma di quanto detto ieri dal segretario provinciale Marco Sarracino.
«Abbiamo la necessità di un grande confronto sul programma in una città che è la capitale del Sud — spiega Provenzano durante un webinar dei dem sul Recovery plan e le mafie organizzato dal presidente Paolo Mancuso —. Lo sviluppo del Sud passa da Napoli. Ma questo confronto deve essere condotto all’interno di un tavolo di coalizione molto ampio e alternativo alle destre. Napoli è un modello per altre realtà: mettere in piedi la coalizione attorno a un programma, una coalizione la più larga e competitiva possibile». Solo dopo verrà il candidato, dice, senza veti, si tratti di un dem, di un 5Stelle e di un esponente della società civile.
«Alla fine del percorso verrà individuato il candidato vincente e per farlo non ci saranno tabù su nessuno, deciderà il tavolo di Napoli. Il migliore lo si sceglie senza precondizioni».
D’altronde anche il segretario nazionale Enrico Letta, in mattinata, aveva chiaramente spiegato che il Pd non ha intenzione di impiccarsi sulle primarie. «Sono uno strumento flessibile», vanno usate dove servono e non sarebbe pensabile una scelta nazionale sulle primarie in tutte le città in cui si va al voto, vanno valutate in base alle specifiche situazioni locali. A tutt’oggi l’unica città in cui si discute con chiarezza sulle consultataria. zioni è Roma, per i gazebo ci sarebbe anche una data: giugno. Ma questa è un’altra storia.
Chi sulle primarie a Napoli, invece, aveva puntato è Italia Viva. «Sono francamente allibito». Il deputato renziano Gennaro Migliore, si era detto nei giorni scorsi (in un’intervista a Repubblica Napoli) disponibile a candidarsi alle primarie. Dunque sbotta: «Nessuno può dettare legge».
E riferendosi al documento che Sarracino starebbe preparando nel fine settimana per proporlo all’ampia coalizione dice: «Inoltre il documento che il segretario dem dovrebbe presentare nei prossimi giorni al tavolo di coalizione, risale all’ottobre scorso e parla di alleanza Pd-M5S e No primarie. Mi trovo d’accordo con il segretario nazionale Letta che ha parlato di primarie come “via maestra” in assenza di una candidatura uniNoi lavoriamo per una coalizione con un perimetro ben delineato dalle primarie. Forse sarebbe il caso di chiarire rapidamente queste incongruenze ed essere meno arroganti».
A dire chi ha gioito più di tutti per il no alle primarie di Sarracino pare siano stati deluchiani e sinistra. Se il silenzio delle forze moderate corrisponde ad un sì, soltanto Italia viva a Napoli spinge per le consultazioni. La prossima settimana, comunque, sarà decisiva.