Corriere del Mezzogiorno (Campania)

MONI OVADIA TRA PROTESTE E PROGETTI

L’attore sarà al Mercadante per supportare le istanze dei lavoratori dello spettacolo e per incontrars­i con il direttore artistico dello Stabile per un nuovo allestimen­to: «La situazione in cui vive il mondo della cultura e delle attività teatrali e music

- Stefano de Stefano

«Sarò a Napoli per partecipar­e a uno dei “Venerdì d’ ‘a freva” organizzat­i in piazza Municipio, davanti al Mercadante, dal Coordiname­nto dei lavoratori dello spettacolo della Campania. In quell’occasione, però, parlerò anche con il mio amico Roberto Andò, direttore dello Stabile. col quale torneremo presto a realizzare uno spettacolo insieme».

Moni Ovadia, l’attore d’origine ebraica nato in Bulgaria ma cresciuto in Italia, è in viaggio in treno, come da un po’ di tempo gli accade spesso, diviso fra Milano, dove risiede, e Ferrara dove è stato nominato direttore generale del Teatro comunale. Senza considerar­e i viaggi in altri angoli d’Italia dove c’è bisogno della sua voce forte e chiara a sostegno di un comparto, quello dello spettacolo dal vivo, messo in ginocchio dalle chiusure anti-covid.

«Faccio questa battaglia – continua Ovadia – non per un mio interesse personale, alla mia età c’è la pensione, a cui va aggiunta anche questa nuova attività al teatro di Ferrara. Ma sono egualmente furibondo, perché la situazione in cui vive il mondo della cultura e delle attività teatrali e musicali oggi è lo specchio fedele di cosa si vuole in Italia: un paese sempre più ignorante e quindi più facilmente controllab­ile». Eppure i provvedime­nti di chiusura non sono nati a caso, ma sotto la spinta di un’emergenza senza precedenti. «È un alibi – continua – perché, come dirò tra un paio di settimane a Napoli, sono state chiuse sale in cui era possibile lavorare in assoluta sicurezza, con il 40% delle presenze e con il necessario distanziam­ento. Siamo stati equiparati a baretti e discoteche, in cui gli assembrame­nti sono invece di regola». E nonostante questo, i ristori per il settore immaginati sin qui non sembrano efficaci. «Noi chiediamo al governo di comportars­i come in Germania e in Francia, e al presidente Mattarella

di fare come la Merkel e dichiarare la centralità del ruolo di spettacolo e cultura, i veri assi portanti dell’identità di un paese, specie come il nostro. Non posso pensare a quanti lavoratori, e non mi riferisco agli attori e registi famosi, ma a quelli meno noti, ai tecnici, agli scenografi, ai costumisti, ai datori luce, ai trasportat­ori e così via, siano oggi in difficoltà reali, con famiglie sulle spalle a cui non poter offrire nessuna garanzia». Una lotta contro il tempo quindi, nella speranza di poter al più presto tronare alla normalità. «Ed è per questo – conclude – Ovadia – che voglio mettermi avanti. Coltivo da tempo l’idea di dedicare uno spettacolo a Bruno Schulz, uno scrittore e pittore ebreo polacco, geniale come Franz Kafka, ucciso nel 1942 mentre tornava a casa da un ufficiale tedesco della Gestapo. E avendo già lavorato per ben quattro volte con Andò, pensavamo di farne qualcosa insieme, magari in coproduzio­ne fra il Teatro di Napoli e il Comunale di Ferrara, per poterlo poi presentare in entrambe le città nel 2022».

 ??  ?? In «trincea» L’attore Moni Ovadia: «Sono state chiuse sale in cui era possibile lavorare in assoluta sicurezza, con il 40% delle presenze e con il necessario distanziam­ento Equiparati a baretti e discoteche»
In rete
In assenza di spettacoli la Sala Ferrari, sperando che si torni al più preso a teatro, segnala alcuni video di artisti prodotti dal Centro studi del teatro napoletano Meridional­e ed Europeo visibili ai link www.centrostu diteatro.it/202 1/03/sulletracc­e-delcomico-video/ e anche su www.centrostu diteatro.it/202 1/03/videota-kai-ta-conenzomos­cato-eisa-danieli/
In «trincea» L’attore Moni Ovadia: «Sono state chiuse sale in cui era possibile lavorare in assoluta sicurezza, con il 40% delle presenze e con il necessario distanziam­ento Equiparati a baretti e discoteche» In rete In assenza di spettacoli la Sala Ferrari, sperando che si torni al più preso a teatro, segnala alcuni video di artisti prodotti dal Centro studi del teatro napoletano Meridional­e ed Europeo visibili ai link www.centrostu diteatro.it/202 1/03/sulletracc­e-delcomico-video/ e anche su www.centrostu diteatro.it/202 1/03/videota-kai-ta-conenzomos­cato-eisa-danieli/

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