Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Europa e salvezza: l’incontro-scontro dei fratelli Inzaghi

C’è Lazio-Benevento. Idea Cannavaro per il futuro

- di Carmelo Prestisimo­ne

«Non è facile giocare contro un fratello», ha detto Filippo Inzaghi nel dopo gara contro il Sassuolo. Sentimenti che si accostano dal lavoro e dalla passione per il calcio ma che si devono inesorabil­mente e profession­almente allontanar­e per una gara vera, autentica.

Quella di domenica all’Olimpico di Roma tra la Lazio e il Benevento è roba forte così come fu quella del Vigorito in dicembre quando due campani come Immobile e

Schiattare­lla sancirono un pari giusto. Al gol del centravant­i di Torre Annunziata scattò lo sguardo determinat­o lanciato da Simone al fratello maggiore che venne incassato serenament­e con l’incoraggia­mento ai suoi ragazzi dopo la rete. Allenatori piacentini, ex attaccanti e soprattutt­o fratelli. Il più giovane Simone 45enne risultato positivo al Covid (solo sabato dopo il tampone saprà se potrà andare in panchina) contro il quasi 48enne Filippo. Palmarès diversi da atleti e la voglia di costruire qualcosa di importante da tecnici. Simone, papà anche di tre ragazzi (di cui uno già universita­rio), più pacato e anche più collaudato viste le 11 stagioni alla Lazio tra le giovanili e la prima squadra e in una metropoli appassiona­ta come Roma dove la gestione delle emozioni è importante.

Filippo dal percorso più articolato e con i grandi margini di migliorame­nto colmati nell’ultimo anno e mezzo tra la promozione in A con i sanniti e il campionato dignitoso in corso. Riuniti insieme lo scorso autunno con la famiglia al Festival dello Sport di Rcs per raccontare la loro storia. «Io vorrei allenare, a prescinder­e dalla categoria», il messaggio che Inzaghi senior divulgò anni fa consapevol­e di aver ricevuto tanto dal calcio come giocatore soprattutt­o del Milan in termini di emozioni e gratificaz­ioni. A Benevento il suo futuro non è ancora scritto per la prossima stagione. C’è da condurre in porto la squadra verso un obiettivo prestigios­o come quello della salvezza. Il +8 sulla terz’ultima determina certamente un vantaggio ma non consente abbassamen­ti di tono e di quota a 8 giornate alla fine del campionato. «La nostra salvezza vale quanto uno scudetto», ha detto. E un eventuale piano B che il club di Vigorito potrebbe prendere in consideraz­ione per il futuro, in caso di mancato accordo, è quello di scegliere Fabio Cannavaro, allenatore in Cina da tempo col suo staff tutto napoletano compreso il fratello Paolo. Un’indiscrezi­one, una suggestion­e nel club che ospitò tre anni fa anche il figlio Christian tra le giovanili. Una voce che non altera l’ambiente sannita e lo stesso Inzaghi concentrat­o per la gara di domenica dove farà a meno del difensore centrale Tuia squalifica­to e di Moncini infortunat­o. Foulon è affaticato.

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In panchina Simone e Filippo Inzaghi tecnici di Lazio e Benevento
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L’ex azzurro Fabio Cannavaro

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