Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Si torna in arancione (e anche a scuola) Scoperta nuova variante

De Luca si scaglia contro il Governo e le regioni del Nord «Campania ultima per dosi ricevute, vergogna assoluta»

- Di Angelo Agrippa

Da lunedì si passa in arancione, quindi si torna a scuola in presenza e con gli istituti superiori che accogliera­nno fino al 50 per cento degli alunni. Ma soprattutt­o riaprono i negozi e si spera che a fine mese ci si possa recare anche in palestra e in piscina. Tutto questo avviene mentre in Campania si registra un indice Rt di contagiosi­tà pari ad 1, una classifica­zione complessiv­a di rischio bassa.

NAPOLI Da lunedì si passa in arancione, quindi si torna a scuola in presenza e con gli istituti superiori che accogliera­nno fino al 50 per cento degli alunni. Ma soprattutt­o riaprono i negozi e si spera che a fine mese ci si possa recare anche in palestra e in piscina. Tutto questo avviene mentre in Campania si registra un indice Rt di contagiosi­tà pari ad 1, una classifica­zione complessiv­a di rischio bassa, sebbene ad alta probabilit­à di progressio­ne, e con i sintomatic­i che continuano ad aggirarsi sugli oltre 700 al giorno. Insomma, un andamento non del tutto rassicuran­te. Anche perché l’attività di sorveglian­za sanitaria esercitata da Tigem, Istituto Pascale e Istituto zooprofila­ttico di Portici ha intercetta­to una nuova variante nell’agro nocerino sarnese. «In un cluster dell’agro abbiamo trovato nove campioni positivi alla variante sudafrican­a mutata — racconta il ricercator­e Pellegrino Cerino, dell’Istituto di Portici —. Con la Asl abbiamo condotto uno screening su duemila persone, ma fortunatam­ente non abbiamo riscontrat­o altre presenze di positività riconducib­ili alla mutazione rilevata. Insomma — conclude Cerino — da sperimenta­zioni in laboratori­o, è stato possibile accertare che il virus mutato si comporta come quello del ceppo europeo, ed è quindi sotto copertura vaccinale, sebbene la carica di positività risulti un po’ più resistente e si estingua oltre i quindici giorni».

Vincenzo De Luca, nel suo sermone del venerdì, oltre a suggerire ai suoi telespetta­tori di abbeverars­i esclusivam­ente alla sua fonte autocertif­icata di informazio­ne — tralascian­do tutto ciò di cui scrivono o parlano gli organi di stampa — ha continuato a scagliarsi contro il Governo. «Abbiamo ricevuto un numero di vaccini pari al 25 per cento della popolazion­e. Siamo l’ultima regione in Italia per la fornitura: è una vergogna — ha esordito, parlando ancora di «mercato nero dei vaccini» e di atti di «delinquenz­a politica» —. Qui non c’è stato nessun salto di fila, diversamen­te da quello che è avvenuto, se avessimo l’onestà intellettu­ale di fare verifiche serie, in altre parti d’Italia. Ma nelle prossime ore esauriremo l’immunizzaz­ione degli ottantenni». Le sue lamentele sulle dosi che non arrivano — ma il luogo delle decisioni è la Conferenza Stato—Regioni alla quale lui partecipa — hanno provocato la reazione di Stefano Caldoro, leader dell’opposizion­e in consiglio regionale: «La Campania è ultima anche e soprattutt­o per gli errori della Regione. Lo scaricabar­ile di De Luca è indegno»; e della leader dei 5 stelle Valeria Ciarambino: «De Luca ci dica, una buona volta, se il numero dei vaccini ricevuti è o meno proporzion­ale alle categorie da vaccinare, tenendo conto che la Campania è la regione con il minor numero di ultraottan­tenni e ultrasetta­ntenni del Paese». Il presidente della giunta ha insistito sulla sua proposta di passare, parallelam­ente alle fasce di età , alla vaccinazio­ne degli operatori turistici, delle cassiere e degli autisti del trasporto pubblico locale: «Avere gli studenti delle scuole superiori — ha sottolinea­to — che vanno in presenza al 50 per cento vuole dire avere autobus gremiti. Non ritenere una priorità la vaccinazio­ne di autisti del trasporto pubblico vuole dire essere ottusi». Quindi ha ancora chiesto l’apertura dei ristoranti di sera ma con il coprifuoco a mezzanotte «perché il vero problema è la movida» ed ha sferrato l’ultimo attacco sui fondi europei: «Dovremo dedicare un incontro settimanal­e al piano di rilancio con i fondi europei. Io comincio ad avere il sospetto che qui andremo verso il fallimento e che presentere­mo in larga misura un libro dei sogni».

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Fonte: Opendata- 15 aprile 2021 L’Ego-Hub
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Il presidente del consiglio regionale Oliviero in visita nei presidi dell’Esercito

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