Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Sono 178 gli alberi-monumento Sparita la palma del Cile in Villa
Un dossier elenca tutte le specie presenti in regione Fornite anche le coordinate Gps per rintracciarle
Un censimento condotto
NAPOLI nei giardini, parchi e foreste dell’intero territorio regionale, dalla Yucca della Mostra d’Oltremare di Napoli al Cedro del Giardino inglese della Reggia di Caserta. Ma può un albero essere considerato un monumento? Sicuramente sì. E la risposta è contenuta in una legge del 2013 che prevede espressamente la tutela di alcuni esemplari di particolare pregio. Alle Regioni spetta il compito di redigere l’elenco regionale, raccogliendo i dati comunali, e di trasmetterlo al ministero per le Politiche agricole, alimentari e forestali.
Una preziosa testimonianza del primo importante passo compiuto in Campania per la tutela del patrimonio monumentale vegetale è rappresentato dalla raccolta curata da Salvatore Apuzzo e Silvana Boschi (nomen omen).
In un contenitore con un disegno realizzato da un docente dell’Istituto di Belle Arti di Napoli sono custodite 188 schede con le fotografie, le descrizioni di altrettanti alberi paragonabili, per quello che rappresentano, a una statua equestre o (perché no?) a una
domus pompeiana. Nell’introduzione al volume viene riportata la cifra di 178 alberi monumentali su un totale di 3.561 esemplari nazionali. In realtà, il numero è aumentato in virtù degli aggiornamenti effettuati in videoconferenza anche durante il periodo dell’emergenza.
Per contro nella pubblicazione risulta ancora inserita la palma gigante del Cile che svettava nella villa comunale di Napoli fino a pochi mesi fa. Purtroppo per seri problemi fitosanitari l’albero, tra i più antichi presenti nel sito, è stato recentemente abbattuto.
Il lavoro è stato effettuato tenendo conto del patrimonio arboreo di tutte le province. La parte del leone spetta al Napoletano, dal centro metropolitano ai comuni della penisola sorrentina. Segue la provincia di Avellino, non a caso considerata il polmone verde della regione.
Molto significativa anche la presenza della provincia di Caserta e non solo per il contributo offerto dagli immensi giardini della Reggia, pieni di essenze rare. Concludono la classifica virtuale Salerno, che pure annovera al suo interno uno straordinario scrigno di diversità vegetali come il Parco nazionale del Cilento e del Vallo di Diano. Più staccato il Sannio, che probabilmente meriterà una ricognizione più attenta da parte degli amministratori locali.
In ciascuna scheda, oltre alle fotografie, sono riportate notizia sulle dimensioni degli alberi e pure informazioni di carattere storico. In base alla succitata legge, infatti, il pregio che eleva un albero al rango di monumento può essere di diverse tipologie. Può infatti dipendere dall’età della pianta o dalle dimensioni fuori dal comune; può dipendere dalla particolare forma o (testuale) dal «portamento»; il pregio può essere legato a un particolare valore ecologico o alla rarità botanica della specie. Ma non è finita. Tra i titolo di merito che consentono l’ambita classificazione viene riconosciuto anche il pregio legato all’architettura vegetale, quello paesaggistico e, addirittura, quello storico-culturale-religioso legato cioè ad eventi esterni e non a caratteristiche intrinseche dell’albero stesso. Tra le piante censite, per esempio c’è una magnolia nella piazza di Aversa dedicata a don Peppino Diana, il sacerdote vittima della camorra casalese. Si legge nelle note della relativa scheda. «Non presenta particolari caratteristiche legate all’età o alle dimensioni, tuttavia il suo valore monumentale va ricercato nel simbolismo legato alla cura della pianta e al valore attribuitole dalla popolazione. Ispirandosi all’albero di Falcone e Borsellino, la magnolia è diventata simbolo di legalità».
Ultimo e non trascurabile particolare da mettere in rilievo. A corredo delle informazioni sulla pianta c’è anche l’indicazione precisa delle coordinate geografiche che consente di raggiungere attraverso la tecnologia Gps, ormai disponibile anche in un cellulare di nuova generazione, di localizzare con precisione, anche all’interno di un bosco (per esempio le faggete di monte Faito), il monumento che si vuole ammirare.
Essenze anticamorra
Ad Aversa, tra le piante censite, c’è una magnolia in ricordo del sacrificio di don Peppe Diana