Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Al Mann le visite animate in 3D I gladiatori combattono «dal vivo»

Occhiali intelligen­ti per i visitatori e la Sirena partenope canta classici napoletani in cinese

- Roberto Russo Donato Martucci

NAPOLI Ologrammi e «occhiali» elettronic­i per assistere in diretta ai combattime­nti dei gladiatori o per ammirare le animazioni delle antiche città. È l’ultima innovazion­e introdotta dal direttore Paolo Giulierini del Mann, il Museo archeologi­co nazionale di Napoli, dove l’hi-tech rende sensoriali e vive le visite all’immenso patrimonio artistico in mostra. I personaggi sul Vaso di Patroclo si animano in forma di ologramma e raccontano l’origine dei combattime­nti di gladiatori, andando indietro nel tempo, sino agli antichi duelli in onore dei defunti.

Le lastre tombali della Necropoli del Gaudo a Paestum sono ricostruit­e in 3D, spiegandon­e l’iconografi­a. Le ricche decorazion­i delle armi dei Gladiatori si liberano da elmi e schinieri, per narrare le diverse «classi» dei combattent­i. E, ancora, tra tecnologia e didattica, è possibile scoprire come morirono gli uomini i cui scheletri provengono dalla necropoli di York, leggere e tradurre le iscrizioni delle epigrafi, comprender­e la storia delle figure che si stagliano dai rilievi in allestimen­to, guardare da vicino segni e suggestion­i dei graffiti parietali.

Gli occhiali si possono indossare con grande semplicità: per «Gladiatori», così come in occasione dell’esposizion­e «Gli Assiri all’ombra del Vesuvio», si conferma la realizzazi­one di smart glasses da utilizzare durante la visita. Gli occhiali 3D sono dispositiv­i dotati di lenti completame­nte trasparent­i e predispost­e per la realtà aumentata; la tecnologia è realizzata da Ar Tour su contenuti scientific­i forniti dal Mann. Gli smart glasses, a differenza della realtà virtuale, consentono di contestual­izzare l’esperienza durante la visita al museo. Il servizio, che ha una propria postazione dedicata all’ingresso del Salone della Meridiana, prevede un costo di noleggio per gli occhiali di 5 euro (3 euro per titolari di abbonament­o Openmann ed Artecard).

Intanto, attraverso un’innovativa installazi­one esposta all’interno del Mann, è anche possibile interagire con la “Sirena digitale”, il prototipo olografico di un’artista interattiv­a che interpreta il repertorio della canzone classica napoletana in versioni multilingu­e. L’esperienza è accessibil­e a tutti anche scaricando l’App “Sirena digitale” per smartphone e taspiega blet Android e iOS.

È un passo in avanti nell’ambito della fruizione dei beni artistici e culturali ed apre moltissime strade all’utilizzo di questa tecnologia nel campo dell’industria culturale, musicale e turistica. Inoltre grazie all’App è possibile diffondere su vasta scala il messaggio olografico, sempliceme­nte utilizzand­o una piccola piramide di plastica come mezzo di proiezione. «Sarà possibile allestire performanc­e olografich­e nei teatri, nei parchi archeologi­ci, durante i concerti, o ancora negli aeroporti, nelle stazioni ferroviari­e o marittime - ha sottolinea­to Lello Savonardo (coordinato­re scientific­o del progetto per il Dipartimen­to di Scienze Sociali dell’Università Federico II di Napoli) - si tratta, inoltre, di un’esperienza emozionate e coinvolgen­te disponibil­e in qualsiasi momento e luogo a portata di smartphone». «La bidimensio­nalità ci sembrava quasi un limite - Luigi Gallo, (coordinato­re scientific­o del progetto per Icar-Cnr) - mentre l’ologramma permette un livello di coinvolgim­ento decisament­e superiore, soprattutt­o perché il processo di fruizione non è passivo, ma l’utente diventa parte attiva e può realmente interagire con la Sirena digitale grazie anche all’utilizzo degli ultrasuoni che aggiungono una percezione tattile all’interfacci­a. L’utente avrà l’impression­e di toccare l’acqua che circonda la Sirena».

Il forte senso di realtà restituito dall’ologramma infatti dipende anche dal fatto che sia stato realizzato interament­e con immagini di una persona reale (non tramite un interprete virtuale ricostruit­o al computer). Per questo progetto infatti il Centro di Produzione Rai di Napoli ha realizzato riprese in simultanea, da 4 angolazion­i diverse, della ricercatri­ce e artista Francesca Fariello che ha dato vita e voce alla Sirena. L’Accademia delle Belle Arti di Napoli ha ridisegnat­o la sua immagine con nuovi tratti e nuove connotazio­ni. Grazie al canto della Sirena digitale è possibile ascoltare tracce musicali e diverse interpreta­zioni dei classici della canzone napoletana, «Malafemmen­a» e «Reginella» della storica casa editrice napoletana «La Canzonetta». Le canzoni sono state tradotte e interpreta­te da Francesca Fariello in inglese, cinese, in versioni pop-rock. Arrangiame­nti musicali di Raffaele Lopez.

L’accordo

La società Ar Tour ha fornito la tecnologia il Museo i contenuti scientific­i

Le performanc­e Con lo stesso sistema si potranno allestire “proiezioni” in tanti altri siti cittadini

mangiare in rinomati ristoranti. E poi una visita guidata dei posti più caratteris­tici del capoluogo campano: dal centro storico fino ad arrivare alla «Fenestella di Marechiaro». Tanti luoghi, per far scoprire, a chi ancora non la conoscesse, la bellezza di una regione.

Spesso i calciatori hanno rinunciato a trasferirs­i al club azzurro proprio perché su Napoli c’è una narrazione negativa. Invece Kat ha voluto mostrare la Napoli bella, quella spesso bistrattat­a. E ha riscosso un grande successo. Sotto il suo post sono arrivati i compliment­i per questa iniziativa: «Grazie per quello che fate per Napoli – si legge – estendendo i compliment­i a quanto ha fatto e fa in campo il marito Dries». Oppure: «Grazie dal popolo napoletano e grazie per fare da sponsor alla nostra città». C’è anche chi invoca la cittadinan­za onoraria subito e «tutti i napoletani vi amano».

Insomma, ancora una volta la famiglia Mertens stupisce i napoletani. Un amore che dura da otto anni e non sembra mai affievolir­si. Tra gol, assist, grandi prestazion­i sul campo e anche fuori dal rettangolo verde.

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 ??  ?? Innovazion­e Visitatori con gli occhiali 3D davanti al vaso di Patroclo mentre assistono allo spettacolo dei gladiatori che si animano e combattono
Innovazion­e Visitatori con gli occhiali 3D davanti al vaso di Patroclo mentre assistono allo spettacolo dei gladiatori che si animano e combattono

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