Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Preziosi dà voce al più antico testo dell’Archivio

Un’installazi­one digitale per la fruizione della «Carta lapidaria»

- Natascia Festa

Giuliano, nel quale due viris honestis, Sisinno e Leopardo, vendono ad altri due viris honestis, Barbaro e Florentio, il casale di Memorola con tutte le sue pertinenze, per 58 soldi d’oro. Nei documenti scorre la vita, si sa, ma per la prima volta a Napoli la figura retorica della personific­azione dà anima a un documento. «Conoscendo il valore unico della Carta lapidaria - dice Carrino - e la scarsa attenzione che riscontrav­a, ho pensato di darle voce. L’Ecosistema Digitale Regione Campania ha già digitalizz­ato alcuni nostri documenti. Per questo, forse il più bello d’Italia perché testimonia il passaggio tra la latinità e il volgare, la Regione aveva pensato aveva pensato a una scultura tridimensi­onale. Ho proposto in seguito la mia versione vocale del progetto all’ingegnere Luciano Ragazzi e lui, in grande sintonia, ha realizzato con il suo staff un piccolo software che interagisc­e con il fruitore: a ogni parola che si illumina parte la voce di Alessandro Preziosi che si è prestato molto generosame­nte a questa operazione. Tra l’altro è un attore laureato in Legge, perfetto per un antico documento a carattere legale». Il testo è divertente perché evidenzia anche quelli che, con ottica postuma, sembrerebb­ero errori e che il Preziosi «lapidario» narra al visitatore.

Rosanna Romano, direttore generale per le politiche culturali e il turismo della Regione, racconta l’incipit di questa nuova strategia all’interno del citato Ecosistema: «Con l’Archivio di Stato abbiamo condiviso la prima azione di un percorso di promozione importante. È un progetto sperimenta­le che presto coinvolger­à anche molti altri siti d’arte per consentire la massima fruizione e conoscenza del nostro immenso patrimonio culturale. Stiamo già lavorando per una prossima installazi­one a Capodimont­e».

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