Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Preziosi dà voce al più antico testo dell’Archivio
Un’installazione digitale per la fruizione della «Carta lapidaria»
Giuliano, nel quale due viris honestis, Sisinno e Leopardo, vendono ad altri due viris honestis, Barbaro e Florentio, il casale di Memorola con tutte le sue pertinenze, per 58 soldi d’oro. Nei documenti scorre la vita, si sa, ma per la prima volta a Napoli la figura retorica della personificazione dà anima a un documento. «Conoscendo il valore unico della Carta lapidaria - dice Carrino - e la scarsa attenzione che riscontrava, ho pensato di darle voce. L’Ecosistema Digitale Regione Campania ha già digitalizzato alcuni nostri documenti. Per questo, forse il più bello d’Italia perché testimonia il passaggio tra la latinità e il volgare, la Regione aveva pensato aveva pensato a una scultura tridimensionale. Ho proposto in seguito la mia versione vocale del progetto all’ingegnere Luciano Ragazzi e lui, in grande sintonia, ha realizzato con il suo staff un piccolo software che interagisce con il fruitore: a ogni parola che si illumina parte la voce di Alessandro Preziosi che si è prestato molto generosamente a questa operazione. Tra l’altro è un attore laureato in Legge, perfetto per un antico documento a carattere legale». Il testo è divertente perché evidenzia anche quelli che, con ottica postuma, sembrerebbero errori e che il Preziosi «lapidario» narra al visitatore.
Rosanna Romano, direttore generale per le politiche culturali e il turismo della Regione, racconta l’incipit di questa nuova strategia all’interno del citato Ecosistema: «Con l’Archivio di Stato abbiamo condiviso la prima azione di un percorso di promozione importante. È un progetto sperimentale che presto coinvolgerà anche molti altri siti d’arte per consentire la massima fruizione e conoscenza del nostro immenso patrimonio culturale. Stiamo già lavorando per una prossima installazione a Capodimonte».