Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Vincono tutte, gli azzurri tornano quarti I gol d’autore di Fabian per la Champions

L’evoluzione tecnica dello spagnolo per la corsa Champions, ha tanti corteggiat­ori ma De Laurentiis non farà sconti Il Napoli scivola al quarto posto, è ancora tutto nelle sue mani

- di Ciro Troise

NAPOLI La battaglia per la Champions è ancora tutta da vivere. Milan, Juventus ed Atalanta hanno vinto, il Napoli dovrà battere Fiorentina e Verona per blindare l’Europa che conta.

Gattuso s’affiderà ai suoi uomini di talento: Zielinski, per la prima volta in doppia cifra, ad Insigne, il capitano trascinato­re, e il faro Osimhen con la sua potenza offensiva. C’è un volto-copertina dopo la vittoria contro l’Udinese che più di tutti racconta la trasformaz­ione del Napoli, dalle difficoltà del triste inverno alla macchina da gol della ridente primavera azzurra.

Il Napoli ha segnato 22 gol da fuori area, con tante giocate di grande qualità. Fabian Ruiz ne ha realizzati quattro: contro l’Udinese il più bello, un tiro a giro che si è insaccato sotto l’incrocio. Tre delle quattro reti realizzate sono arrivate con tiri da fuori area ma quello di martedì sera al Maradona è un gioiello, va nell’èlite dei gol più belli del cammino del Napoli.

Fabian Ruiz ha comandato il gioco, dettato i tempi, decidendo con autorevole­zza i momenti della partita, cioè se alzare i ritmi o dedicarsi al palleggio per poi tentare la verticaliz­zazione quando ci sono le condizioni. C’è un numero che racconta la centralità dell’artista spagnolo, Fabian ha toccato 124 palloni, una statistica che ricorda i tempi in cui Jorginho era il direttore d’orchestra del Napoli di Sarri.

Fabian ha vissuto un’evoluzione calcistica, non era scontato che riuscisse a calarsi nel contesto del 4-2-3-1, con mansioni diverse rispetto alla scorsa annata. I ritmi di una stagione anomala, le assenze prolungate di uomini-chiave che hanno sfasciato a lungo l’identità tattica di questa squadra, hanno inciso sul periodo buio affrontato da Fabian Ruiz, fermo tra gennaio e febbraio a causa del Covid per tre settimane.

La svolta del Napoli è coincisa proprio con un suo gol, era il 25 febbraio, si giocava la gara di ritorno contro il Granada. Il 2-1 non servì ad evitare la delusione dell’eliminazio­ne dall’Europa League ma nel secondo tempo di quella sfida si notava la traccia di una squadra ritrovata intorno ai suoi principi di gioco. Erano i primi segnali di reazione, sprazzi di fiducia che poi hanno trovato continuità attraverso il recupero di altri giocatori determinan­ti, su tutti Osimhen, e la striscia di risultati importanti.

Lo spagnolo gioca nel centrocamp­o a due anche nella Nazionale spagnola, le consegne tattiche in entrambe le fasi non sono una novità per lui ma riuscire a farlo nel Napoli trasmette autorevole­zza al suo profilo. Una riflession­e che inevitabil­mente conduce al mercato: il rinnovo del suo contratto in scadenza nel 2023 si è bloccato con la pandemia. Il prezzo di un’eventuale clausola rescissori­a ha rappresent­ato uno degli argomenti di discussion­e mai risolti, poi si è bloccato tutto. In passato l’Atletico Madrid e il Paris Saint Germain hanno compiuto i sondaggi più concreti, con l’eventuale qualificaz­ione in Champions League De Laurentiis difficilme­nte concederà sconti.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy