Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Ricostituenti, iniziative e priorità politiche
Caro direttore, le elezioni amministrative si terranno, quasi certamente in autunno e le forze politiche di tutti gli schieramenti, in maniera tattica, continuano a non chiarire contenuti del programma, obiettivi, candidato sindaco, squadra di governo.
Il rischio è che, ancora una volta, il 50% degli elettori si astenga dal partecipare alle scelte che riguardano il presente e il futuro del nostro territorio e delle sue comunità.
È da luglio 2020 che il movimento civico dei Ricostituenti per Napoli, di cui faccio parte, si adopera per dare senso al principio di partecipazione, richiamando l’attenzione delle formazioni politiche sui contenuti, sulle cose da fare, sui criteri per individuare una squadra di governo capace di realizzarle e un candidato sindaco in grado di coordinarla.
Si prende tempo, si comunicano riunioni tra i diversi partiti, in particolare, dello schieramento del campo progressista in cui non è chiaro di cosa si parli e con quali esiti.
A pochi mesi dalla tornata elettorale assistiamo increduli alla distanza oramai incolmabile tra i partiti e i suoi rappresentanti e noi cittadini desiderosi di proposte serie per il governo della città. Proposte che indichino soluzioni agli oramai annosi problemi, inserendoli in una nuova idea di città, in una visione di medio periodo che definisca obiettivi e metodo per perseguirli.
Abbiamo chiesto in una pubblica assemblea, tenutasi a fine gennaio 2021, di percorrere la via del confronto non più solo all’interno dei partiti ma in un paritario e proficuo scambio con gruppi di pressione civica come il nostro. Inutilmente. Cosa fare? In che modo colmare il vuoto creato dall’assenza di partiti capaci di aprirsi al rinnovamento dei suoi gruppi dirigenti e delle modalità per impostare programmi, per individuare persone in grado per competenza, affidabilità, serietà e passione civica di attuarli?
In questi mesi abbiamo continuato nei gruppi di lavoro costituiti, sin da settembre 2020, a approfondire insieme a persone esterne, a professionisti di vari settori, le questioni della scuola, del welfare e della lotta alle disuguaglianza, del debito del Comune, della giustizia e della legalità, della cultura e dell’industria creativa, dell’ambiente e del governo del territorio, della mobilità, della partecipazione efficace.
Abbiamo creato ponti, legami tra noi e le decine di persone che, pur non facendo parte dei
Ricostituenti, hanno aderito al nostro invito, mettendo a disposizione conoscenze, esperienze, competenze. Ne è scaturito un percorso lungo e impegnativo che ci ha consentito di elaborare delle proposte integrate sulla città che vogliamo.
A partire da fine aprile e sino al 29 maggio abbiamo previsto degli incontri aperti alla città, in cui i principali risultati dei nostri laboratori sono stati e saranno resi pubblici. Chi volesse, può constatarlo partecipando alle iniziative il cui programma è pubblicato sulla pagina fb dei Ricostituenti per Napoli.
Questo è agire politico: pensare la città nel suo insieme, avere cura dell’esistenza che riguarda tutti noi, attraverso la definizione di programmi condivisi, che mirino a migliorare gli spazi urbani e la loro fruizione, la mobilità delle persone, a ridurre le disuguaglianze, a costruire luoghi di convivenza e di crescita culturale, a far leva sulla cultura per un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo.
Stiamo sperimentando che è possibile fare rete tra persone appartenenti a campi e mondi diversi se accomunati dalla volontà di contribuire al cambiamento.
Nella nostra esperienza abbiamo maturato il convincimento che questo sia il modo di agire per una qualità della politica che corrisponda a più alte aspirazioni di buon governo per Napoli e la sua area metropolitana.