Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il Benevento è vivo ma c’è troppa Atalanta La lotta per la salvezza diventa difficilissima
Basta una parola: la fiducia. E L’Atalanta rispetto al Benevento ne ha di più sulla base di uno spessore maggiore. Ci sono 41 punti di differenza tra i bergamaschi e i campani: un’infinità tra la poule promozione e invece la zona bassa. Due a zero lo score finale per i lombardi. I sanniti però giocano la solita gara orgogliosa. L’avversario di fronte è più forte. I nerazzurri prendono subito possesso del campo, incalzano, macinano calcio con il Benevento che prova a prendere le misure. Minuto 7: palla di Muriel per
Pessina, il suo sinistro a lato. Freuler e De Roon governano la mediana e Malinovskyi dirige per le operazioni in attacco. L’Atalanta passa al 22’ col dai e vai tra Muriel e proprio l’ucraino, la conclusione è del colombiano. Il Benevento che subisce il settimo gol nel primo quarto d’ora - e non è pochissimo - replica con l’impostazione di Tuia, la sponda di Glik e il mancino di Barba in area deviato da Romero (24’). Secondo tempo: Inzaghi cambia Caprari e Ionita per Gaich e Viola. Gasperini risponde con Miranchuk per Muriel.
Cambio azzeccato perché dopo pochi secondi il russo verticalizza per Zapata abile ad individuare il rimorchio di Pasalic che raddoppia. Rinnova ancora il Benevento. Dentro forze fresche con Letizia e Depaoli per Barba ed Hetemaj. Caldirola espulso per una sbracciata su Zapata. Lo Spezia pareggia a Genova e allunga il margine a 4 punti. Domenica il Crotone al Vigorito, poi il Torino in Piemonte. La salvezza è sempre più lontana.