Corriere del Mezzogiorno (Campania)
LA MOSSA GIUSTA PER SOSTITUIRE GATTUSO
Punto a punto per centrare l’obiettivo Champions: la sfida del Napoli è legittimata dai meriti dimostrati sul campo negli ultimi mesi. La meta è vicinissima, mentre resta molto lontana la pur esile possibilità che Rino Gattuso possa restare ancora qui. De Laurentiis prepara la sua mossa, la nuova carta da giocare in vista della stagione prossima. Riflette e si guarda attorno, il nome del nuovo allenatore è il punto di (ri)partenza per una squadra che oggi rispetto al passato necessità soltanto di qualche aggiustamento per poter ambire a traguardi ancora più ambiziosi. L’identitik è definito, ma sul nome sono in corso valutazioni. Dipende dal club ma anche dallo stesso allenatore, che dovrà accettare con entusiasmo un lavoro che va indubbiamente migliorato ma non rivoluzionato. Serve insomma l’intuizione dell’uomo esperto in panchina che dia valore all’eredità che Gattuso gli lascia. De Laurentiis stavolta non è chiamato a una rivoluzionare, al netto delle eventuali cessioni, ma il nome dev’essere all’altezza: allenatore pragmatico, esperto e intelligente. Dovrà trasferire nuove motivazioni a un gruppo molto affiatato, che non ha neanche troppo gradito l’addio di Gattuso. Escludendo «scommesse» pur meritevoli come quelle di Italiano e Juric (l’esperienza internazionale fa la differenza) restano due, forse anche tre, nomi più consoni. Si è parlato tanto di Luciano Spalletti, con il quale ci sono colloqui anche frequenti. Mentre è tornato in auge il «sogno» Max Allegri. I rapporti tra l’ex Juventus e il Napoli pure sono costanti (stima e rispetto da tanti anni) ma di mezzo c’è il Real Madrid. Poi c’è Galtier, tecnico del Lille, uno che intriga molto il presidente del Napoli, ma sarebbe forse una scelta più rischiosa. De laurentiis medita la mossa più giusta. E chissà che sia un colpo a sorpresa.