Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Lo sport va più forte del Covid L’Olimpia vince pure senza casa

Mario Abate istruttore di nuoto: ragazzi mai fermi per non perderli

- di Donato Martucci

Più forte del Covid e delle avversità. Nel nome dello sport e della socializza­zione: oro colato in questa fase di emergenza pandemica. E nonostante mille difficoltà si riesce anche a vincere. Perché le motivazion­i, la grinta aumentano quando tutto ti rema contro.

La chiusura delle piscine ha messo in crisi il settore, poi sono stati consentiti gli allenament­i ad atleti di interesse nazionale. E, quindi, la rinascita. Le gare, le medaglie e i volti finalmente sorridenti dei ragazzi, costretti a stare a casa per molto tempo. La storia dell’Olimpia Angri testimonia come si possano costruire i successi anche in questa fase emergenzia­le, sfornando cam«Siamo pioni nel nuoto. L’istruttore della società, Mario Abate, 32 anni, si è dovuto subito fermare per il Covid: «Sono risultato positivo a novembre. Tutta la squadra è andata in quarantena anche per un atleta positivo. Gli allenament­i sono poi iniziati in forma ridotta: un’ora e mezza con mille problemi». La sfortuna, infatti, si è accanita. «Ci si è messa anche la caldaia dell’impianto a dicembre: ha smesso di funzionare, fino alla chiusura della struttura per fallimento».

Ma le gare incombevan­o e i ragazzi dovevano allenarsi. andati a nuotare alla piscina di Ottaviano La Masseria – racconta Mario - che non finiremo mai di ringraziar­e. Con la pandemia sono rimasto da solo a gestire 25 atleti di interesse nazionale, ma il gruppo ha dimostrato di essere unito».

Ed infatti sono arrivati i risultati e le medaglie più preziose nel campionato regionale di salvamento su base nazionale. Antonio Garofalo ha vinto un doppio oro (50 metri ostacoli e 50 metri trasporto con manichino), così come Andrea Barba (100 metri ostacoli). Anche Paolo Cassese, Pasquale Ragosto, Martina Astarita e Mariapia Tedesco hanno conquistat­o degli allori. Mario è un istruttore di livello (ha disputato anche i mondiali in Australia) ed anche un supplente di educazione fisica. Si è dovuto barcamenar­e anche con la Dad, oltre ad essere un assistente bagnante, mentre il padre Alfonso è vicepresid­ente della Fin Regionale.

«Sono stati due anni duri – spiega Mario - ma l’ho fatto per i ragazzi, li ho seguiti anche in video da remoto, facendo fare schede di allenament­o a secco. L’importante era non tenerli fermi, per non perderli». L’impegno dunque non si è mai fermato: «Abbiamo anche una società la Rari Nantes Campania Special team che si occupa dei ragazzi autistici. Grazie a Doriana Dorato, 19 anni, atleta di livello che ci dà una mano con i bambini speciali. Ne abbiamo una trentina». Ora l’Olimpia cerca casa, per continuare a sorridere, bracciata dopo bracciata: «Per il momento ci alleniamo ad Ottaviano, ma credo andremo a Poggiomari­no. I ragazzi hanno bisogno di socializza­re e fare sport: aprire tutti gli impianti diventa necessario».

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