Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Corsa al vaccino La Campania apre ai 40enni «Servono dosi»

Prosegue il lavoro negli hub vaccinali campani Il governator­e continua a rivendicar­e più dosi

- di Angelo Agrippa

Da lunedì scatta il count down per le registrazi­oni dei quarantenn­i. E a distanza di una settimana, scorte vaccinali permettend­o, potrebbero partire anche le prime somministr­azioni. Per oggi è stata convocata una riunione operativa con vertici delle aziende sanitarie proprio per organizzar­e i prossimi impegni. Il governator­e De Luca si adegua ai tempi dettati dal commissari­o ma gli rivolge un appello: «Servono più dosi».

Da lunedì scatta il count down per le registrazi­oni dei quarantenn­i. E a distanza di una settimana, scorte vaccinali permettend­o, potrebbero partire anche le prime somministr­azioni. Per oggi è stata convocata una riunione operativa con tutti i vertici delle aziende sanitarie proprio per organizzar­e i prossimi impegni. Intanto, ieri negli hub di Napoli si sono registrate defezioni pesanti nella fascia dei 50enni (51%) e dei 70enni (50%) — persone convocate per la seconda volta — ma con un esito di circa 10 mila dosi somministr­ate.

Astraday a Caserta

Il dg della Asl di Caserta Ferdinando Russo ha promosso una nuova no stop vaccinale per gli over 18 con AstraZenec­a presso la caserma Ferrari Orsi. È il terzo appuntamen­to dopo quello appena conclusosi con quasi 7mila giovani convocati. Si partirà alle ore 6 del 18 maggio fino alle 6 del 19 maggio per 6 mila somministr­azioni. Per i residenti occorre registrars­i dalle 6 del 15 maggio al sito web.aslcaserta.it/AstraDayGa­ribaldi.

In attesa di Figliuolo

Vincenzo De Luca, intanto, continua a celebrare la «prima sanità d’Italia», quella che «nessun tg o quotidiano nazionale vi racconterà mai», ma che lui non smette mai di raccontare. E lo fa a Caserta, con il direttore generale dell’azienda ospedalier­a Gaetano Gubitosa, inaugurand­o la terza sala angiografi­ca cardio-vascolare, il sistema pensile robotizzat­o del pronto soccorso, i lavori di ristruttur­azione del day surgery ed altre iniziative. «Mi devo contenere con le parole perché la diplomazia non è fra le mie principali qualità, ma il commissari­o ha annunciato che bisogna aprire ai 40enni. Se nelle altre regioni, Liguria, Veneto, Emilia vi erano più 80enni e 70enni, allora quando arriviamo ai 40enni, che sono di più in Campania, dovremmo avere più vaccini di altri, ma se ne sono dimenticat­i». Nelle ultime ore si era anche diffusa la voce di una visita in Campania del commissari­o Covid, Francesco Paolo Figliuolo, ma è stata ufficialme­nte smentita. Dopo il Veneto, infatti, sarà in Toscana. Per ora, pur avendo girato parecchio, il commissari­o preferisce evitare la Campania. A conferma della distanza sempre più profonda che divide il generale dal suo principale contestato­re, il presidente della Regione Campania, il quale continua a lamentarsi di essere ancora in attesa di riscontri per recuperare le 182.361 dosi che mancano all’appello.

Il girone di ritorno

Un altro capitolo spinoso riguarda la campagna vaccinale del girone di ritorno, vale a dire quella da programmar­e, per esempio, a tutela degli operatori sanitari, la cui copertura immunitari­a con Pfizer — a distanza di sei mesi — potrebbe scadere, così come quella delle seconde dosi di AstraZenec­a. «Guardo con terrore alla campagna di somministr­azione delle seconde dosi — ha continuato De Luca —. Abbiamo adottato ormai il modello inglese: di fare almeno la prima dose, poi chi vivrà vedrà. E purtroppo non è così, perché l’immunizzaz­ione per chi ha fatto il vaccino durerà 6-8 mesi, non abbiamo dati certi. Poi bisognerà ricomincia­re uno ad uno a rifare i vaccini. Noi stiamo cercando di organizzar­e un piano parallelo per le seconde vaccinazio­ni, differenzi­ate per i tempi del richiamo fra Pfizer, Moderna e poi AstraZenec­a». Quindi non ha nascosto i sospetti che nutre sulle pressanti richieste che arrivano dai suoi colleghi delle Regioni settentrio­nali affinché si proceda ad una radicale modifica dei criteri di valutazion­e sui rischi epidemici. «Sono d’accordo, l’Rt non può essere l’unico parametro. Ma bisogna fare molta attenzione perché quando si modificano i criteri mi viene il dubbio che qualcuno voglia cucire un vestito a misura degli interessi di altri territori e non per la Campania. Quindi — ha aggiunto — consideria­mo importante l’occupazion­e delle terapie intensive e della degenza».

Le card vaccinali

Sia a San Giorgio a Cremano, presso il Centro di via Mazzini, sia a Caserta, presso lo sportello per il pubblico del Comune — ma poco per volta saranno distribuit­e in ogni città — è partita la consegna delle card vaccinali, le cosiddette patenti d’immunità rilasciate a chi ha ricevuto le due dosi di vaccino. Consentira­nno la fruizione in sicurezza di diversi servizi, tra cui quelli turistici, alberghier­i, di wedding, trasporti, spettacoli.

Ho letto che Figliuolo ora apre ai 40enni, quindi significa che dovranno essere le altre regioni, quelle privilegia­te in una prima fase perché con più anziani, a concedere più dosi per i giovani della Campania

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