Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Processo in tempi brevi per la morte di Ornella Il pm: giudizio immediato

L’insegnante uccisa in casa dal compagno

- T. B.

NAPOLI La Procura ha chiesto il giudizio immediato per Pinotto Iacomino, l’uomo che nella notte tra il 12 e il 13 marzo scorso massacrò a coltellate la compagna, Ornella Pinto, mentre il loro bambino di tre anni era nella stanza accanto. Il delitto avvenne nell’abitazione di Ornella, in via Cavolino, all’Arenaccia. Il processo comincerà prima perché, se il gip, come è molto probabile, accoglierà la richiesta, si «salterà» la fase dell’udienza preliminar­e e si andrà subito giudizio; il principale requisito per potere chiedere il giudizio immediato è l’evidenza della prova. Iacomino potrebbe comunque chiedere il rito abbreviato, ma tutto lascia ritenere che preferirà affrontare il dibattimen­to nella aperanza, grazie a testimonia­nze e perizie, di alleggerir­e la propria posizione.

Posizione al momento molto complicata: il pm Fabio De Cristofaro, che indaga con il coordiname­nto del procurator­e aggiunto Raffaello Falcone, gli contesta ben tre aggravanti: quella della premeditaz­ione, quella della crudeltà e quella dell’avere agito contro una persona alla quale l’indagato era legato da una relazione affettiva.

Iacomino, che dopo una breve fuga si costituì ai carabinier­i di Montegabbi­one, in provincia di Terni, agì per gelosia:non sopportava l’idea che Ornella volesse lasciarlo. Entrò nel cuore della notte nella casa in cui la donna e il bambino dormivano (lei non aveva pensato di far sostituire la serratura) e la massacrò nel letto con 15 coltellate. Ornella riuscì a telefonare a una sorella per chiedere aiuto, ma i soccorsi furono inutili. I genitori e le sorelle della vittima, assistiti dall’avvocato Mino Capasso, si costituira­nno parti civili; la sorella Stefania, alla quale il Tribunale minorile ha affidato il piccolo, si costituirà anche in sua rappresent­anza.

La tragica morte di Ornella, un’insegnante di sostegno molto conosciuta e stimata, ha sconvolto la città. In suo ricordo, martedì scorso, una panchina rossa è stata installata all’interno dell’area portuale. Un’iniziativa di Autorità portuale e Uil, il sindacato in cui il padre di Ornella ha militato una vita e in cui lei stessa aveva lavorato prima di dedicarsi all’insegnamen­to.

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A destra, un momento dei funerali di Ornella Pinto in duomo Commozione tra i presenti
Le esequie A destra, un momento dei funerali di Ornella Pinto in duomo Commozione tra i presenti

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