Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Sparagna: «Io e Patrizio, artisti da sempre in trincea»
Il musicista è ospite del disco di Trampetti «’O Sud è fesso» in edicola con il Corriere del Mezzogiorno fino al 20 giugno
«Patrizio ha realizzato un disco bellissimo. In un momento storico difficile e particolare come questo, ascoltare un lavoro così intenso, profondo, ma al contempo anche leggero, originale, dai contenuti importanti è un messaggio controcorrente perché purtroppo siamo invasi da prodotti di plastica che raccontano solo ovvietà». A parlare è Ambrogio Sparagna, uno dei più importanti espoenti della musica popolare europea, etnomusicologo, tra le guest del nuovo album di Patrizio Trampetti «‘O Sud è fesso» prodotto dalla Finisterre di Erasmo Treglia, con ik sostegno di Less onlus, impresa sociale che si occupa di assistenza e percorsi di integrazione per rifugiati e richiedenti asilo. Dal 5 maggio il disco è distribuito in edicola con il «Corriere del Mezzogiorno». dino al 20 giugno.
Sparagna, laziale, ma napoletano adottivo, vanta collaborazioni con artisti come Lucio Dalla,
Angelo Branduardi e Francesco De Gregori con cui collaborò nel 1997 nel doppio album «La valigia del’attore». In «‘O Sud è fesso» ha suonato l’organetto, strumento di cui è uno dei più grandi virtuosi del mondo, nel brano firmato da Trampetti e Jennà Romano intitolato «L’ora d’a controra».
«Da ragazzino sono stato un grande fan di Patrizio e della Nuova compagnia di canto popolare – continua Sparagna - poi nel tempo ho avuto modo di conoscerlo e di collaborare insieme, creando tra noi un affetto semplice, vero ed efficace. Lui è un artista che conserva intatta la sua voglia di sperimentare, di evolversi, di mettersi sempre in gioco, cose che molti colleghi della sua età hanno smarrito. Patrizio è sempre in trincea perché sa che l’unica condizione per fare arte e non restare nelle retroguardie o nelle seconde linee». Sparagna, autore anche di numerosi saggi e pubblicazioni sulla musica popolare, ha da sempre Napoli e la sua tradizione nel cuore, legame che negli anni lo ha portato a collaborare con numerosi artisti campani come Peppe Servillo, Teresa De Sio, Iaia Forte, Nino D’Angelo, Maria Nazionale, Mimmo Ciaramella.
«Napoli ha una tradizione storico musicale millenaria - dice e non si può prescindere da essa soprattutto in un momento come questo in cui non c’è tanto da stare allegri. ‘‘’O Sud è fesso” è un album che porta gioia e fa riflettere, facendoci amare ancora di più questo mestiere, ricordandoci che non c’è solo la musica del Festival di Sanremo, dei talent o quella del concertone del 1° Maggio un tempo antagonista della kermesse della città dei fiori, oggi una sua succursale».