Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Lo spettro della paura: differenze e affinità con la gara «maledetta»
Nel 2018 al Franchi persero gara e scudetto
Fiorentina-Napoli, torna la paura e la preoccupazione per l’obiettivo Champions che può sfuggire. In verità, soprattutto tra i tifosi. Perché ci sono delle somiglianze con quella sfida del 29 aprile del 2018 che sancì con un secco 3-0 in favore dei viola il tracollo del Napoli e l’addio allo scudetto.
Gli azzurri giocarono di domenica, proprio come faranno questa volta (solo alle 12.30) e la Juventus giocherà come allora di sabato in casa, mentre tre anni fa in trasferta. I ricordi, inevitabilmente, andranno al Franchi a quella maledetta partita che gli azzurri, secondo Sarri, «persero in albergo».
L’hotel del Napoli sarà ovviamente diverso (lo è già da tempo), ma non ci sarà Koulibaly, infortunato e che ha già saltato due partite. Il senegalese in quella partita fu espulso dopo pochi minuti per fallo dal limite su Simeone (che firmò una storica tripletta) ora al Cagliari. Sono cambiati gli interpreti, la guida tecnica e anche le ambizioni. Di quella partita si ricorderanno Hysaj, Mario Rui, Mertens e Insigne che erano in campo. Nella squadra viola c’erano Milenkovic e Pezzella. La Fiorentina nel 2018 era in piena corsa per un posto in Europa League, ora non è aritmeticamente salva ma è come se lo fosse. Il Napoli, invece, deve vincere avendo solo un punto di vantaggio sulla Juventus che non farà sconti all’Inter all’Allianz. Allora c’era in palio lo scudetto, ora un posto nell’Europa che conta e che porta soprattutto risorse per il futuro. Firenze è il crocevia della stagione azzurra, proprio come lo era allora. Questa volta conoscere il risultato in anticipo potrebbe essere un vantaggio perché gli azzurri sono in grande forma e lo hanno dimostrato nelle ultime uscite. Gioco brioso, verticale e senza grandi sbavature in difesa. La squadra di Sarri prese tre schiaffoni dalla Fiorentina, interrompendo un’imbattibilità esterna in campionato che durava da trenta partite, dall’ottobre 2016 (in casa della Juventus). Gli azzurri, quest’anno, soprattutto lontano dal Maradona sembrano aver trovato terreno fertile: non perdono dal 21 febbraio, dalla famosa sconfitta con l’Atalanta.
E c’è un altro incrocio. Secondo radio-mercato, Gattuso sarebbe promesso sposo l’anno ventura della Fiorentina. La Viola potrebbe condannare gli azzurri all’Europa League. Chissà come la prenderebbero i tifosi azzurri e se glielo perdoneranno mai. Domenica ci sarà un brivido che scorrerà nelle vene degli azzurri, ma la paura dovrà lasciare spazio al coraggio e all’orgoglio.