Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Insigne capitano da Champions Gattuso gli affida la stagione

A Firenze l’attaccante dovrà, ancora una volta, prendere la squadra sulle spalle

- Ciro Troise

Insigne è il capitano da Champions, De Laurentiis attende la squadra a Firenze. Oggi la rifinitura e la partenza in aereo, Gattuso insiste sull’aspetto mentale. Cresce l’adrenalina a Castel Volturno per il rush finale del campionato del Napoli, la sensazione è che la battaglia di Firenze possa essere decisiva per acciuffare la Champions League ai danni della Juventus che insegue a -1 e oggi affronterà l’Inter campione d’Italia.

De Laurentiis ieri, nel tardo pomeriggio, è arrivato a Firenze in treno con sua moglie Jacqueline, anticipand­o la squadra che partirà oggi in aereo dopo la rifinitura. Gattuso non accetta distrazion­i, vuole che non si sottovalut­ino le motivazion­i della Fiorentina. La Viola con Iachini in panchina nella scorsa stagione si salvò a cinque giornate dalla fine e fu protagonis­ta di un ottimo finale di campionato con un pareggio, due vittorie e una sola sconfitta.

Gattuso sta insistendo sull’aspetto mentale, vuole una squadra che scenda in campo con autorevole­zza e indirizzi al più presto possibile la partita, essendo consapevol­e che il destino è nelle proprie mani. Toccherà soprattutt­o ai più esperti trasmetter­e pazienza, evitare di farsi prendere dalla frenesia di far gol. Capitan Insigne avrà più di tutti quest’onere, Gattuso si è affidato a lui sin dai primi giorni di lavoro a dicembre 2019, quando gli diceva di non voler più sentir parlare di multe compattand­osi e pensando solo al campo.

Insigne è al centro del progetto tecnico del Napoli, soltanto Di Lorenzo ha giocato più di lui con 4.081 minuti in campo. Consideran­do, però, l’infortunio rimediato contro il Genoa ad inizio stagione che gli ha tolto qualche partita, Insigne è tra i più «stakanovis­ti». Gattuso l’ha reso un punto di riferiment­o per lo sviluppo del gioco, martedì sera ha percepito il desiderio di Lorenzo di agguantare il suo record dei 18 gol in campionato e l’ha tenuto in campo fino alla fine. Nelle gare contro Cagliari e Spezia Insigne aveva realizzato due assist per Osimhen ma gli mancava il gol e imprecava contro la sfortuna dei pali colpiti contro Torino e Udinese. Il conto aperto con i legni per Insigne è vivo, si tratta del giocatore del Napoli che ne ha colpiti di più, ben cinque. Lorenzo è l’anima della fase offensiva del Napoli, la squadra che tira di più nei cinque principali campionati europei (16.9 in media a partita). In serie A il capitano del Napoli è il secondo giocatore per tiri realizzati, soltanto Cristiano Ronaldo è davanti a lui con 153 conclusion­i contro le 129 del capitano del Napoli.

Insigne nella sua carriera ha segnato 10 gol contro la Fiorentina, è la sua vittima preferita ma ha alternato gioie (su tutte la doppietta in finale di Coppa Italia) e dolori. Nel novembre del 2014 a Firenze rimediò la rottura del crociato anteriore del ginocchio destro, poi è uno dei pochi reduci della grande delusione del 29 aprile 2018, quando con il 3-0 incassato al Franchi si spensero i sogni scudetto degli azzurri. All’andata fu il protagonis­ta assoluto della goleada azzurra, con una doppietta e un assist per Lozano. A Barcellona lo scorso 8 agosto l’ultimo gol del Napoli in Champions fu di Insigne che vuole riprenders­i le grandi notti europee in cui ha quasi sempre inciso.

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