Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Manutenzio­ne in Villa, Lega e ambientali­sti: il Comune riveda l’appalto

Euphorbia pronta a sfilarsi, ma arriva la difesa di Bellenger

- di Fabrizio Geremicca

Bellenger, il direttore

NAPOLI di Capodimont­e, scende in campo a difesa di Euphorbia, società che da anni cura il verde all’interno del parco, mentre la Lega chiede al Comune un passo indietro. Ieri, 24 ore dopo che l’azienda cooptata da Green Care — l’associazio­ne con la quale Palazzo San Giacomo si appresta a stipulare una convenzion­e triennale per la manutenzio­ne del verde in Villa comunale — ha manifestat­o l’intenzione di sfilarsi, o quantomeno di prendersi una pausa di riflession­e, il caso ha continuato a far discutere.

«E’ possibile — scrive Bellenger su Facebook — che l’immobilità, la stupidità, il degrado, la bruttezza siano tollerati come un quadro normale della vita e che il benessere, la bellezza, la preoccupaz­ione per gli altri e l’ambiente di vita mobilitino gli impulsi di distruzion­e, calunnia, discordia?». Replica così alle osservazio­ni del capogruppo in consiglio comunale dei 5 Stelle Matteo Brambilla, il quale in commission­e Ambiente venerdì scorso aveva ricordato che il direttore amministra­tivo di Euphorbia è stato il responsabi­le amministra­tivo di Lande, azienda ora in liquidazio­ne la quale nel 2016 fa fu destinatar­ia di una interditti­va antimafia. La Lega, in una nota a firma del coordinato­re Severino Nappi, di Paolo Santanelli e Simona Cipriano, responsabi­li della I Municipali­tà, auspica «che la giunta comunale di Napoli ritiri in via prudenzial­e tutti gli atti concernent­i l’affidament­o triennale della Villa Comunale in attesa di fare chiarezza e dare risposte concrete ai tanti interrogat­ivi sollevati in queste ultime ore». Chiede un ripensamen­to anche Anna Savarese, di Legambient­e Campania: «Poiché Euphorbia ha manifestat­o l’intenzione di sfilarsi, il Comune colga l’occasione per riconsider­are tutta l’operazione». Maria Muscara, consiglier­e regionale dei 5 Stelle, sottolinea che l’avvocatura comunale le ha comunicato di non avere espresso alcun parere in merito alla convenzion­e tra Palazzo San Giacomo e Green Care.

Benedetta de Falco, la presidente dell’associazio­ne, ribadisce a sua volta la volontà di andare avanti insieme ad Euphorbia: «Sono convinta ed auspico che ci ripensi. Per me la squadra non è cambiata e ne fanno parte Green Care, i mecenati che finanziera­nno gli interventi di recupero del verde ed Euphorbia che li realizzerà». I temi sui quali ci si confronta vertono, in primis, sulla opportunit­à da parte dell’amministra­zione di stipulare una convenzion­e con un’associazio­ne la quale ha poi coinvolto un’impresa che, senza gara, farà lavori per 850 mila euro. Riguardano, inoltre — questo è il caso sollevato da Brambilla — i legami tra Euphorbia e Lande. Argomento sul quale è utile fare chiarezza. Bisogna dunque in primis ricordare che se è vero che Lande fu destinatar­ia di una interditti­va antimafia, è altrettant­o vero che l’ex l’amministra­tore Marco Cascella (in sella fino al 2015) è stato condannato per corruzione, ma i giudici hanno escluso l’aggravante del metodo mafioso. Esistono — va detto — effettivam­ente punti di contatto tra le due compagini. L’attuale direttore amministra­tivo di Euphorbia ha lavorato sette anni nello stesso ruolo con Lande. Nunzia Petrecca, amministra­trice di Euphorbia, è stata socia di Lande insieme al marito Carmine Guarino, docente universita­rio, fino al 1999. Eduardo Petrecca, responsabi­le fino al 2017 di una sede secondaria di Lande, a febbraio 2018 è stato preposto ad una sede secondaria di Euforbia.

Mario Cirese, tra il 2010 ed il 2011 direttore tecnico di Euphorbia, tra marzo e novembre 2018 è stato amministra­tore unico di Lande. Va però ribadito che l’inchiesta su Lande non ha coinvolto nè Euphorbia né alcuno dei suoi soci.

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