Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Manutenzione in Villa, Lega e ambientalisti: il Comune riveda l’appalto
Euphorbia pronta a sfilarsi, ma arriva la difesa di Bellenger
Bellenger, il direttore
NAPOLI di Capodimonte, scende in campo a difesa di Euphorbia, società che da anni cura il verde all’interno del parco, mentre la Lega chiede al Comune un passo indietro. Ieri, 24 ore dopo che l’azienda cooptata da Green Care — l’associazione con la quale Palazzo San Giacomo si appresta a stipulare una convenzione triennale per la manutenzione del verde in Villa comunale — ha manifestato l’intenzione di sfilarsi, o quantomeno di prendersi una pausa di riflessione, il caso ha continuato a far discutere.
«E’ possibile — scrive Bellenger su Facebook — che l’immobilità, la stupidità, il degrado, la bruttezza siano tollerati come un quadro normale della vita e che il benessere, la bellezza, la preoccupazione per gli altri e l’ambiente di vita mobilitino gli impulsi di distruzione, calunnia, discordia?». Replica così alle osservazioni del capogruppo in consiglio comunale dei 5 Stelle Matteo Brambilla, il quale in commissione Ambiente venerdì scorso aveva ricordato che il direttore amministrativo di Euphorbia è stato il responsabile amministrativo di Lande, azienda ora in liquidazione la quale nel 2016 fa fu destinataria di una interdittiva antimafia. La Lega, in una nota a firma del coordinatore Severino Nappi, di Paolo Santanelli e Simona Cipriano, responsabili della I Municipalità, auspica «che la giunta comunale di Napoli ritiri in via prudenziale tutti gli atti concernenti l’affidamento triennale della Villa Comunale in attesa di fare chiarezza e dare risposte concrete ai tanti interrogativi sollevati in queste ultime ore». Chiede un ripensamento anche Anna Savarese, di Legambiente Campania: «Poiché Euphorbia ha manifestato l’intenzione di sfilarsi, il Comune colga l’occasione per riconsiderare tutta l’operazione». Maria Muscara, consigliere regionale dei 5 Stelle, sottolinea che l’avvocatura comunale le ha comunicato di non avere espresso alcun parere in merito alla convenzione tra Palazzo San Giacomo e Green Care.
Benedetta de Falco, la presidente dell’associazione, ribadisce a sua volta la volontà di andare avanti insieme ad Euphorbia: «Sono convinta ed auspico che ci ripensi. Per me la squadra non è cambiata e ne fanno parte Green Care, i mecenati che finanzieranno gli interventi di recupero del verde ed Euphorbia che li realizzerà». I temi sui quali ci si confronta vertono, in primis, sulla opportunità da parte dell’amministrazione di stipulare una convenzione con un’associazione la quale ha poi coinvolto un’impresa che, senza gara, farà lavori per 850 mila euro. Riguardano, inoltre — questo è il caso sollevato da Brambilla — i legami tra Euphorbia e Lande. Argomento sul quale è utile fare chiarezza. Bisogna dunque in primis ricordare che se è vero che Lande fu destinataria di una interdittiva antimafia, è altrettanto vero che l’ex l’amministratore Marco Cascella (in sella fino al 2015) è stato condannato per corruzione, ma i giudici hanno escluso l’aggravante del metodo mafioso. Esistono — va detto — effettivamente punti di contatto tra le due compagini. L’attuale direttore amministrativo di Euphorbia ha lavorato sette anni nello stesso ruolo con Lande. Nunzia Petrecca, amministratrice di Euphorbia, è stata socia di Lande insieme al marito Carmine Guarino, docente universitario, fino al 1999. Eduardo Petrecca, responsabile fino al 2017 di una sede secondaria di Lande, a febbraio 2018 è stato preposto ad una sede secondaria di Euforbia.
Mario Cirese, tra il 2010 ed il 2011 direttore tecnico di Euphorbia, tra marzo e novembre 2018 è stato amministratore unico di Lande. Va però ribadito che l’inchiesta su Lande non ha coinvolto nè Euphorbia né alcuno dei suoi soci.