Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Shakespear­e in napoletano Ei Bisca diventano Assafà

Fogliano, Manzo e Maglietta, componenti dello storico gruppo combat rock, danno vita insieme a un nuovo progetto, intitolato «Je song’ ‘sta poesia» Scelti i sonetti del Bardo, tradotti (e «traditi») dal paroliere Dario Iacobelli

- Carmine Aymone

IBisca diventano Assafà. Il bassista Amedeo Fogliano, il sassofonis­ta Sergio Maglietta e il chitarrist­a Elio Manzo, depongono momentanea­mente le «armi sonore» del loro combat rock dando vita a un nuovo disco, «Je song’ ‘sta poesia». E a un nuovo gruppo per cantare e recitare i sonetti di William Shakespear­e tradotti in napoletano nel passato da Dario Iacobelli, paroliere della band (ma anche di Peppe Barra, 99 Posse e Daniele Sepe) recentemen­te scomparso.

Non è la prima volta che le opere del Bardo sono tradotte in napoletano e musicate. Il primo a farlo fu Eduardo De Filippo con «La Tempesta» poco prima di morire e poi alcuni anni fa Gianni Lamagna della Nuova Compagnia di Canto Popolare con il disco «Neapolitan Shakespear­e» contenente ben 17 sonetti risalenti al 1609, musicati e tradotti. Oggi gli Assafà vanno oltre, «poggiando» i testi in napoletano, su un tappeto sonoro punk, funk e Vesuwave.

«Je’ song’ ‘sta poesia» (pubblicato dalla Polosud Records di Ninni Pascale) presenta dieci tracce: «dieci dei sonetti – spiega il figlio Filippo Iacobelli - che mio padre Dario, per tutti ZioD aveva tradotto e tradito, come lui stesso diceva». «In questi nopost-produzione stri brani è possibile rintraccia­re – spiega il bassista Amedeo Fogliano, anima del progetto - impression­i musicali di tarantella, musica araba, spagnola, funky, pop, rock e new wave che, affiancate dal canto in lingua napoletana, danno un ulteriore elemento di originalit­à». «Non ho mai perso – continua Fogliano - la consuetudi­ne di suonare il basso, da solo, con i dischi, con il computer, con amici e in qualsiasi altro modo. Con mio fratello Davide e l’amico Toni Simonetti abbiamo deciso di incontrarc­i periodicam­ente per suonare insieme e comporre una serie di brani. Infine, l’incontro con Filippo Iacobelli, musicista e appassiona­to cantante e figlio del nostro caro amico Dario, è stato il completame­nto del gruppo e ha fatto nascere questo album».

Al disco che si avvale della di Bob Fix, hanno preso parte, inoltre, la percussion­ista Francesca Del Duca, l’attore americano Morgan Hooper e le voci Lino Musella e Diotima Curto. L’album è stato anticipato dal video, presentato sul canale YouTube ufficiale degli Assafà, della title-track «Je song’ ‘sta poesia», firmato da Francesca Tradii.

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Il bassista Amedeo Fogliano, Filippo Iacobelli e il chitarrist­a Elio Manzo
In studio Il bassista Amedeo Fogliano, Filippo Iacobelli e il chitarrist­a Elio Manzo

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