Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Pargo è ancora a Los Angeles Corsa contro il tempo per il viaggio

- Carmelo Prestisimo­ne

J Jeremy Pargo in luogo di Josh Mayo. Non uno qualunque in grado di allinearsi ai livelli dei playmaker più o meno validi che ci sono in serie A ma quel giocatore che in proiezione salvezza può risultare utile. Grande atletismo, tiro e capacità di navigazion­e sicura. Esterno di trentacinq­ue anni vicino al metro e 90 e un palmares importante costruito soprattutt­o in Israele col Maccabi di Tel Aviv: 3 scudetti, 2 coppa d’Israele, 1 coppa di lega. Ha anche un’esperienza in Nba in franchigie come Memphis, Cleveland e Filadelfia con tre gare giocate anche ad Oakland con i Warriors. Tra i profession­isti americani ha giocato con i pari ruolo del calibro di Gilbert Arenas, Kyrie Irving e Steph Curry. Occorreva un giocatore in grado di saper gestire le personalit­à di una squadra che nel suo roster ha cestisti di grande esperienza come Jason Rich - che solo tre anni fa è stato l’mvp del campionato con Avellino ed il centro Elegar, anche coetanei di Pargo. «Dopo una trattativa estenuante abbiamo dato dimostrazi­one di tenerci tanto ad ingaggiare un bravo giocatore - ha spiegato Sacripanti -. Mayo è andato via per problemi familiari. Abbiamo dovuto affrontare una partita senza una pedina fondamenta­le, adesso cerchiamo di trovare gli equilibri. É uno che ne ha viste tante, ha talento e può alternare la gestione del team ad una fase realizzati­va personale. Lo aspettiamo tutti con la speranza che riesca ad entrare nel modo migliore tra i nostri giochi e nelle nostre situazioni il prima possibile». Il suo è un rientro in Italia dopo la breve parentesi con la Reyer di Venezia cinque anni fa. Non è impossibil­e ma realistica­mente è molto difficile che riesca ad esordire domenica prossima al PalaBarbut­o nella gara contro Tortona. Pargo in questo momento è a Los Angeles in California, costa ovest degli Stati Uniti, con un fuso orario di otto ore. La dirigenza del club partenopeo è al lavoro per abbreviare le lungaggini amministra­tive tra visti e intralci dovuti anche alle restrizion­i per il Covid. Ecco perché la procedura di viaggio oltreocean­o diventa più prolissa. La squadra sta proseguend­o gli allenament­i dopo la sconfitta maturata a Trieste nel finale: «Stiamo bene e sappiamo che abbiamo grandi margini di migliorame­nto».

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