Corriere del Mezzogiorno (Campania)
BELCANTO C’È LA PRIMA ACCADEMIA
Per studiare al Lirico vengono anche da Cuba, Armenia, Cina, Giappone e Georgia In cattedra il grande soprano Mariella Devia. Lissner: «Da ente pubblico abbiamo il dovere di tramandare il patrimonio musicale del Settecento napoletano»
«Ho scelto il San Carlo perché chi lo osserva anche solo una volta dal palcoscenico ne resta affascinato per sempre». Parole del «mitico» soprano Mariella Devia, docente e testimonial della neonata e prima Accademia del Belcanto del Lirico napoletano che oggi festeggia il 284simo compleanno e l’onomastico.
Quello della maggiore belcantista dell’ultimo mezzo secolo è un amore che ha antiche origini, con un Cupido d’eccezione: «L’esperienza a Spoleto con l’immenso Eduardo in Napoli Milionaria di Rota mi ha fatto conoscere i sentimenti della città che avevo incontrato seguendo la mia insegnante Jolanda Magnoni a San Pietro a Majella».
L’avventura formativa di 12 giovani cantanti, selezionati su oltre 300 candidati, è iniziata; si tratta di Costanza Cutaia (Italia), Chiara Polese (Italia), Marilena Ruta (Italia), Anna Sardaryan (Armenia), Ulloa Hernandez Laura Maria (Cuba); i tenori Andrea Calce (Italia), Guliashvili Giorgi (Georgia), Li Danyan (Cina), i baritoni Giovanni Impagliazzo (Italia), Kurihara Takaki (Giappone), Shuai Zang (Cina) e il basso Ignas Melnikas (Lituania).
Il direttore dell’Accademia Ilias Tzempetonidis è orgoglioso: «Valorizzare i talenti e contribuire a formare una nuova generazione di artisti è essenziale per un Teatro con la storia e la vocazione internazionale del San Carlo e siamo particolarmente orgogliosi di avere al nostro fianco in questo cammino un’artista come Mariella Devia, simbolo dell’eccellenza della tecnica vocale e del belcanto».
È stata la limpida voce del soprano avellinese Marilena Ruta, laureatasi sotto la guida di Maria Grazia Schiavo e già apprezzata a Napoli nel repertorio settecentesco, ad introdurre una breve lezione aperta del maestro Devia, che proprio sulla letteratura musicale del secolo dei lumi ha precisato: «In Accademia curiamo una formazione tecnica belcantistica, che però vale a sostegno di qualsiasi scelta stilistica; per il Settecento sono previsti master di specialisti».
«Siamo un Teatro pubblico - ha detto il sovrintendente Stephane Lissner - e come tale abbiamo il dovere e la responsabilità di trasmettere alle giovani generazioni il patrimonio musicale del Settecento napoletano e del Belcanto. Non posso immaginare un teatro come il San Carlo senza un’Accademia. Formare giovani talenti poi è fondamentale e questi ragazzi hanno la fortuna di avere come guida una grande interprete del Belcanto come Mariella Devia. Il mio sogno è rivedere tra tre o quattro anni questi giovani esibirsi sul palcoscenico del teatro».
E il direttore generale della Fondazione Lirica Emmanuela Spedaliere aggiunge: «All’Accademia presto si affiancheranno molte altre attività di formazione, come seminari e workshop sulla musica e la danza, e non mancheranno laboratori di palcoscenico. Le attività dell’Accademia sono possibili grazie al sostegno di Concerto d’Imprese, progetto di mecenatismo culturale di imprenditori illuminati che ringraziamo».