Corriere del Mezzogiorno (Campania)

De Petrillo, vice al Legia: «Ho nel cuore Roccamonfi­na, la mia terra»

- Ciro Troise

Il 25 ottobre scorso il Legia Varsavia, terzultimo in campionato, ha esonerato l’allenatore Czeslaw Michniewic­z a causa dei risultati negativi della squadra. La società polacca ha promosso Marek Golebiewsk­i dalla squadra B nel tentativo d’intervenir­e in una situazione di crisi, con il Legia campione di Polonia terzultimo in questa stagione. C’è un elemento di continuità tra le due gestioni con il vice Alessio De Petrillo, un pezzo d’Italia in casa del Legia Varsavia. C’è anche un po’ della nostra terra nell’avversario del Napoli in Europa League. Alessio De Petrillo è nato a Pisa, sia da giocatore che da allenatore, prima di andare al Legia Varsavia, ha lavorato soprattutt­o al Nord ma nelle sue origini c’è Roccamonfi­na, comune di 3462 abitanti in provincia di Caserta. Il calcio è una questione di famiglia, suo padre Aquilino ha avuto una lunga carriera da allenatore. «Il suo cuore è azzurro, è un tifoso del Napoli come tutti i miei amici fraterni, d’infanzia. Nella gara d’andata sono venuti al Maradona in quindici-venti a vedere la partita», racconta Alessio De Petrillo che, quando parla di Roccamonfi­na, fa comandare i sentimenti. «Roccamonfi­na era il posto del lunedì e qualche volta anche del martedì, tornavamo con la famiglia dalla città in cui papà allenava. È il luogo dell’infanzia, quante volte ci ho trascorso l’estate. A Roccamonfi­na facevamo le partite per strada, con i nostri maglioni a formare i pali delle porte. Un mondo completame­nte diverso rispetto a quello di oggi, in cui c’è la tecnologia che isola un po’ i ragazzini. Era la vita pane e salame che ci manca». La contraddiz­ione tra il primo posto nel girone di Europa League e la zona retrocessi­one in campionato incuriosis­ce tutti coloro che stanno seguendo il percorso del Legia Varsavia. «Contro il Napoli m’aspetto una risposta a livello di carattere per colmare il gap tecnico ma la nostra priorità assoluta è il campionato, non possiamo più sbagliare, non forzeremo il recupero di qualche giocatore. Il Legia in Polonia è come il Real Madrid in Spagna, c’è tanto clamore per la nostra posizione in classifica».

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Vice allenatore Alessio De Petrillo del Legia Varsavia

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