Corriere del Mezzogiorno (Campania)
L’assessore regionale: «Stavamo perdendo e abbiamo pareggiato» Scoppia la polemica
«La partita si poteva perdere male. Se finiamo così è un decoroso pareggio che è quello che ci interessa: non perdere posti di lavoro e dare a queste persone che hanno sacrificato la loro vita lavorativa per Whirlpool un’alternativa valida per il futuro». Sono le parole a caldo ieri pronunciate dall’assessore al Lavoro della Regione Campania, Antonio Marchiello, sulla vicenda della Whirlpool di Napoli.
Dichiarazione arrivata nel bel mezzo del caos generato dalla consegna delle lettere di licenziamento e dalla sentenza di rigetto del ricorso dei sindacati da parte del giudice del Tribunale di Napoli. Ovviamente parole che non sono state ben accolte sia dai lavoratori che dai sindacati che le hanno giudicate davvero «inappropriate».
Ma Marchiello ha anche aggiunto che «il Governo si sta impegnando, probabilmente abbiamo perso di credibilità come istituzioni perché abbiamo trovato una controparte decisa che qualcuno ha definito anche un po’ arrogante».
«Ciò che dobbiamo chiedere al Governo - ha proseguito l’assessore regionale - è di sottoscrivere un documento nel quale tutti i 320 lavoratori dovranno essere sicuri di un’assunzione nell’arco di 6 - 10 mesi, presso il consorzio costituendo, nel mentre c’è la Naspi, ci sono gli 85mila euro che l’azienda ha messo a disposizione dei singoli dipendenti e c’è anche la possibilità di andare a Varese se a qualcuno può interessare». Insomma, un’uscita alquanto infelice a cui lo stesso Marchiello ha cercato di porre rimedio con un repentino dietrofront ed una successiva dichiarazione arrivata a distanza di qualche ora dalla prima.
«La decisione della Whirlpool – ha poi spiegato l’assessore regionale - di dare seguito alla procedura avviata inviando le lettere di licenziamento ai lavoratori sgomenta una intera comunità». «Ora – ha ancora precisato Marchiello - occorre insistere sulla necessità di concentrare tutti gli sforzi e le attenzioni sul percorso che abbiamo davanti e che deve vedere le istituzioni, e il Governo in primis, impegnati a garantire ai lavoratori, in tempi rapidi, un percorso alternativo e certo, chiedendo agli imprenditori che si accingono a costituire il nuovo Consorzio di fare chiarezza sulla reale volontà di assumere tutti i lavoratori di Whirlpool, definendo una calendarizzazione dei nuovi ingressi e garantendo il più possibile condizioni contrattuali non penalizzanti; chiarendo, se e con quale tempistica, sarà possibile utilizzare gli asset della multinazionale americana e dare maggiori dettagli sul destino produttivo della nuova compagine societaria». Solidarietà ai lavoratori è stata espressa dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: «DobCaldoro biamo essere molto vicini ai lavoratori della Whirlpool – ha detto il sindaco - che sono un esempio di quello che dev’essere la difesa del lavoro, dell’impresa e dell’industria nel nostro territorio. Sicuramente ci vuole un impegno per garantire loro un futuro lavorativo e so che il Governo sta lavorando con il consorzio di imprese che dovrebbe garantire una ripartenza del sito con una prospettiva industriale solida in tempi rapidi entro fine anno. Mi auguro che ciò avvenga».
Anche l’ex sindaco di Napoli di Luigi de Magistris in un tweet ha sottolineato che «oggi più che mai dobbiamo essere tutti uniti nella difesa dello stabilimento Whirlpool Napoli e delle lavoratrici e lavoratori abbandonati finora dallo Stato. Mai mollare».
Critico con il Governo invece l’ex governatore della Campania, Stefano Caldoro. «Su Whirlpool troppi errori – dice - tutti contro l’azienda, che doveva avere un atteggiamento diverso, ma sono evidenti le colpe del precedente Governo e della Regione Campania». «Sono chiare continua - le responsabilità di una politica troppo distratta in relazione ad una questione che assume un rilievo strategico per le politiche industriali e del lavoro al Sud».
«Temi così delicati - sottolinea ancora Caldoro - non si risolvono con comunicati stampa o addossando le colpe agli altri. Serve, e devono farlo le Istituzioni, promuovere incontri fra l’impresa ed i sindacati, servono impegni precisi in capo al Governo ed alla Regione. Siamo fuori tempo massimo. Io continuo a sperare in un esito diverso perché la chiusura è un dramma per Napoli, la Campania ed il Mezzogiorno».
Non usa mezzi termini il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni: «Assistiamo – dice - all’ennesima presa in giro dei lavoratori e delle lavoratrici Whirlpool: ecco le lettere di licenziamento, nonostante le rassicurazioni
De Magistris Tutti in difesa degli operai abbandonati dallo Stato. Non bisogna mai mollare
del governo negli scorsi mesi. Tutte chiacchiere. L’unico piano previsto dal Ministero di Giorgetti è la riassunzione del personale dopo sei mesi dalla data del nuovo piano di investimenti. Ma cosa vuol dire? Quali investimenti? Fatti da chi? Dove? Una vergogna». Gli unici non pervenuti finora e che da diversi giorni non parlano più di Whirlpool sono proprio gli esponenti del Governo, gli stessi che ai tavoli sulla vertenza avevano garantito due settimane fa «continuità occupazionale».