Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Figliuolo e la terza dose: prof non ancora previsti Ma De Luca: si va avanti
Per ora soltanto 52 mila 704 operatori campani della sanità hanno ricevuto l’iniezione «booster» su 108 mila 889 censiti Primo giorno e 243 inoculazioni al personale scolastico
NAPOLI Due giovani non vaccinati ricoverati al Cotugno con polmonite da Covid e la campagna di somministrazione che in Campania incrocia più di un problema. Peraltro con un bollettino che registra 5 nuovi decessi, 18 ricoveri in terapia intensiva e ben 262 posti letto occupati in degenza. E con la dose «booster», la terza, per ora ricevuta dalla metà del personale sanitario campano: 52.704 su una platea di 108.889 tra medici, infermieri, operatori socio sanitari e addetti. A settembre, il personale sanitario immunizzato risultava essere 105.683 (il 97,05%). Ma bisogna considerare che una buona percentuale di operatori ha contratto il Covid nei mesi scorsi e quindi, probabilmente, i tempi per il richiamo si sono allungati. «C’è qualcuno — sostiene Ugo Trama, dirigente regionale del settore Politica del farmaco e dispositivi — che ancora confonde il green pass con la copertura vaccinale. Si giustifica dicendo che il certificato non è scaduto. Senza preoccuparsi della protezione vaccinale che, nel frattempo, inizia a scemare. Da qui, forse, una delle cause del ritardo sulla terza dose».
Il commissario straordinario, generale Francesco Paolo Figliuolo, è intanto intervenuto con una nota proprio nel giorno in cui il presidente della Regione ha dato inizio alla inoculazione delle terze dosi al personale scolastico — 155.914 dipendenti — per riaffermare in modo rigoroso le «indicazioni sulla prosecuzione della campagna vaccinale»: indicazioni che escludono corsie preferenziali per docenti e personale Ata. Ma ieri, nei centri vaccinali della Asl Napoli 1 Centro e dell’isola di Capri, sono state somministrate 243 terze dosi anti Covid-19. Al momento, sono 1.888 le unità di personale scolastico per le quali sono trascorsi 6 mesi dalla somministrazione della seconda dose, su un totale di 20.099 persone vaccinate tra docenti e personale non docente. Figliuolo ha voluto specificare quali sono le modalità attuative da seguire: «Ad oggi le Autorità sanitarie hanno fornito indicazioni sulla somministrazione delle dosi booster secondo il solo criterio anagrafico, eccetto il personale sanitario e i soggetti con elevata fragilità; i soggetti vaccinati con prodotto monodose. Pertanto — prosegue — al momento non sono previste somministrazioni per ulteriori potenziali gruppi target (comparto scolastico, sicurezza/difesa, etc.), salvo eventuali future raccomandazioni». Per il commissario «una pianificazione in tal senso della somministrazione delle dosi “booster” risponderebbe anche alle necessità di assicurare uno sviluppo della campagna vaccinale omogeneo su tutto il territorio nazionale; programmare con precisione gli approvvigionamenti» e consentire «l’eventuale somministrazione concomitante del vaccino anti-influenzale».
Insomma, ancora una volta la Campania più che da battistrada rischia di finire fuori strada. Ma il presidente De Luca ha replicato: «La terza dose ai docenti? Non si può fare dopo, bisogna farla prima, tutto prima, anche perché il personale scolastico si è vaccinato con Astrazeneca, quindi dobbiamo muoverci perché dobbiamo vaccinare 160 mila persone, le più esposte perché a contatto con ragazzi sotto i 15 anni, che in larghissima misura non sono vaccinati e possono portare il contagio».