Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Latini, Barra, Sannino & Co Weekend di prime pregiate
Sala Assoli, Sannazaro, Augusteo, Trianon, NtS, Bracco: debutti e ritorni
Basterebbe il palmares - Premio Ubu 2014 e 2017, Premio Associazione Critici di Teatro nel 2015 e Premio Le Maschere nel 2021 – per comprendere l’importanza di Roberto Latini nell’attuale scena italiana. Apertura nobile, quindi, per la Sala Assoli che da stasera alle 20.30 e fino a domenica, ospiterà l’attore di Fortebraccio Teatro che punterà sulla poesia con «La delicatezza del poco e del niente». Ovvero un intrigante assemblage dei versi di Mariangela Gualtieri.
Ma stasera a Napoli ci saranno anche altre prime, di pregio, a partire dal Sannazaro dove alle 21 Peppe Barra presenta «Non c’è niente da ridere», un divertissment fra parole e musiche scritto con Lamberto Lambertini (che ne cura anche la regia) e in cui sarà in scena al fianco di Lalla Esposito, con la quale si alterna in macchiette, canzoni, monologhi da varietà e parodie surreali del teatro napoletano, rappresentando un Pulcinella, insieme comico e malinconico.
L’Augusteo, invece, da stasera fino al 14, offre al suo pubblico il musical «Carosone, l’americano di Napoli», il musical di Federico Vacalebre diretto da Luigi Russo, interpretato da Andrea Sannino e scritto per il centenario della nascita del maestro napoletano.
Al Nuovo Teatro Sanità alle 21 torna invece «Le regole del giuoco del tennis» di Mario Gelardi, con la regia di Michele Brasilio. In scena due amici, che usando le regole del tennis tirano fuori cose che non avrebbero mai il coraggio di dirsi.
Al Trianon c’è Rosalia Porcaro alle 21 con «Core ’ngrato», scritto con Corrado Ardone, per la regia di Carlos Branca, uno spettacolo su un amore grande ma complesso fra madre e figlia.
Infine, al Bracco fino al 14, è di scena la riproposta de «Il segreto della Violaciocca», «black comedy» dei Ditelo Voi alle prese con la sparizione dei fratelli Cirillo (Mimmo Manfredi e Francesco De Fraia), grazie al chimico Raffaele Annunziata (Lello Ferrante).