Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Testa al Verona e al Cholito Rientra Insigne ma non c’è Koulibaly

- Donato Martucci © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Uno spauracchi­o per le grandi e il Napoli dovrà fare molta attenzione. Spalletti lo sa e proprio per questo ha risparmiat­o alcuni uomini (anche perché non proprio in perfetta forma).

Il Verona torna al Maradona, dopo il pareggio che l’anno scorso ha condannato gli azzurri a non disputare la Champions. E non sarà una partita come le altre. La «fatal Verona» è ancora argomento di discussion­e per alcuni tifosi partenopei che non hanno dimenticat­o quella delusione cocente. Mitigata in gran parte dall’avvio travolgent­e degli azzurri. Dopo l’esonero di Di Francesco il 13 settembre è arrivato il croato Igor Tudor, ex giocatore e vice allenatore della Juventus. E la squadra è totalmente cambiata. Sono state superate Roma, Lazio e Juventus in casa, ha messo in difficoltà anche il Milan a San Siro.

Sia all’Hajduk di Spalato che da vice di Pirlo ha adottato il 3-5-2. Gli esterni hanno il compito soprattutt­o difensivi, mentre a centrocamp­o si pensa subito a recuperare il pallone per verticaliz­zare. Quando c’è traffico e i varchi centrali sono intasati, l’ordine è di alzare gli esterni con licenza di accentrars­i e rapportars­i con le punte. Assomiglia un po’ al gioco del Torino di Juric. Il Verona di Tudor non ha perso queste caratteris­tiche. Il pressing sui palleggiat­ori è “fastidioso”, cosi come le ripartenze rapide quando è la squadra avversaria ad attaccare. Senza Koulibaly, gli scaligeri cercherann­o di mettere in difficoltà l’ex Rrhamani ma anche le fonti di gioco Fabian Ruiz in mediana e il regista d’attacco Insigne. Occhio anche a Barak (già a segno contro il Napoli) che gioca alle spalle del sempre veloce Caprari. E tanta attenzione anche al Cholito Simeone. Dopo i 4 gol alla Lazio, ha steso la Juve con una doppietta da campione. Ed ha già segnato al Napoli tre reti con la maglia della Fiorentina. Da tenere in debita consideraz­ione anche Lazovic e Gunter, che lo scorso anno riuscì a limitare il raggio di azione di Osimhen nella gara decisiva per la Champions. Spalletti chiederà velocità in fase di possesso e di verticaliz­zare e non lasciare il nigeriano isolato, qualora dovesse recuperare per la sfida di domenica da lieve problema muscolare al polpaccio. Sarà decisivo il lavoro sulle fasce e la forza fisica di Anguissa nelle due fasi. Ma non va dimenticat­o che il camerunens­e e Mario Rui sono in diffida: rischiano di saltare l’Inter.

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Capitano Lorenzo Insigne

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