Corriere del Mezzogiorno (Campania)
E anche i Savoia si inginocchiano «Sono qui, ho un legame forte»
Alla processione presente Emanuele Filiberto: a Napoli sono a casa
NAPOLI Emanuele Filiberto di Savoia è seduto in prima fila a destra dell’altare nella Basilica di Santa Chiara. È a Napoli per assistere alla processione di San Gennaro e in serata è stato protagonista di un evento di beneficenza per raccogliere fondi per il popolo ucraino e per l’istituzione di due borse di studio per allievi meritevoli della Nunziatella. Non nasconde l’emozione anche perché il sangue si è sciolto subito.
Il miracolo di San Gennaro è un evento che ama particolarmente. Come mai?
«È un momento che mi emoziona molto, poi fa parte del mio essere napoletano. Papà è nato qui, mi ha sempre voluto dare tanto di questa città e spiegarmi anche tante cose. Mio nonno poi regalò un preziosissimo anello al Tesoro di San Gennaro. Insomma, c’è un legame molto forte con il Patrono. Per me è molto importante ed emozionante venire a Napoli, mi sento a casa e assistere al miracolo mi fa sentire napoletano».
E tra l’altro la processione non si faceva da tre anni. Quindi anche un segnale di ripresa per la città.
«Infatti l’ho fatta quattro anni fa nel 2018, quindi sono particolarmente contento di esserci adesso. Purtroppo è saltata per il Covid e mi è mancata. Sì un bel segnale, positivo».
Quest’anno poi ha avuto modo di conoscere don Battaglia?
«No, lo conoscerò stasera (ieri per chi legge, ndr). Ne ho sentito parlare e penso sia una persona perbene, un uomo giusto per questa città. Una persona del e per il popolo, molto vicino ai poveri e molto caritatevole, cosa molto importante qui a Napoli. Sono certo che farà bene».
Cosa la incuriosisce di più del miracolo?
«Il fenomeno del sangue mi incuriosisce sempre, sono anche molto devoto a San Gennaro, poi tutto il fermento popolare che coinvolge la città è bellissimo, anche a camminare per le strade c’è qualcosa di speciale, di magico».
Lei viene spesso a Napoli?
«Sì. Quando posso vengo sempre con grande piacere».