Corriere del Mezzogiorno (Campania)

De Laurentiis dovrà vendere una squadra Caso Covid, assolti tutti

- Donato Martucci

Aurelio De Laurentiis dovrà decidere entro il 2024 se vendere il Napoli o il Bari. Questo è quanto deciso in primo grado dal Tribunale federale della Federazion­e italiana giuoco calcio, con presidente Carlo Sica, che ha respinto il ricorso sulle multipropr­ietà presentato dal presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e da suo figlio Luigi, amministra­tore unico del Bari (controllat­o dalla Filmauro dal 2018). L’organo federale non ha ritenuto legittimo il ricorso che si fondava sulla modifica delle multipropr­ietà fissata dalla Figc l’1 ottobre 2021. Tale delibera, infatti, non prevede «alcun tipo di partecipaz­ione, gestione o situazione di controllo diretta o indiretta di più società del settore profession­istico da parte dello stesso soggetto, del suo coniuge o di un suo parente e affine entro il quarto grado». L’inosservan­za del termine del 30 giugno del 2024 comporta la decadenza della affiliazio­ne della società provenient­e dal settore dilettanti­stico e sarà adottato entro 3 giorni dalla scadenza del termine. Nel caso di specie, però, con il Bari ora in Serie B, i De Laurentiis dovranno vendere una proprietà ben prima del 2024. Entro e non oltre 5 giorni prima del termine fissato dalle norme federali per il deposito della domanda di ammissione al campionato di competenza. È il primo atto di una battaglia che il produttore intende portare avanti fino all’ultimo grado della giustizia sportiva. Il Tribunale federale, ha prosciolto invece Aurelio De Laurentiis e il responsabi­le sanitario del club, il dottor Raffaele Canonico deferiti dalla Procura federale «per non aver provveduto a far rispettare» o comunque per non aver vigilato sul rispetto delle norme in materia di controlli sanitari. E, in particolar­e, per aver consentito o, comunque, non aver impedito ai calciatori Lobotka, Rrhamani e Zielinski di partire con l’aereo, da Napoli alla volta di Torino il 5 gennaio scorso con il resto del gruppo. E inoltre di partecipar­e lo scorso 6 gennaio alla gara valevole per il campionato di Serie A Juventus-Napoli, nonostante i tre calciatori fossero stati sottoposti a quarantena domiciliar­e dall’Asl Napoli 2-Nord.

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