Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Mito e psicanalisi alla Casina Vanvitelliana del Fusaro
Tornare al mito per trovare una nuova modalità di benessere e dimostrare che attraverso la cultura si può fare salute. Nasce da questa esigenza «I racconti di Psiche – Immagini di dei, eroi, manie», una mostra d’arte figurativa sul rapporto tra mito e psicoanalisi, arricchita da quattro conferenze che approfondiscono l’intenso binomio. La manifestazione, organizzata dall’associazione Opus Continuum in collaborazione con Asl Napoli 2 Nord e il comune di Bacoli, viene inaugurata oggi alle 18.30 all’interno del complesso del Fusaro. Il percorso espositivo, visitabile fino al 6 giugno nella Casina Vanvitelliana (dal venerdì alla domenica), illustra con stili diversi miti e leggende del territorio: «Ci siamo ispirati all’interrogativo posto da Jung sugli dei e le dee improvvisamente spariti – spiega Selene Salvi, presidente dell’associazione e tra gli artisti espositori insieme con Criscuolo, della Rocca, De Marinis, di Lillo, Lombardo, Mastrocinque e Tuoro – è probabile che «stanchi di essere braccati si siano trasformati nelle nostre “malattie”. Divinità ed eroi, dunque, hanno iniziato ad abitare la nostra psiche facendo emergere le maschere di Edipo, Elettra, Medea e di tanti altri. Ecco, ogni artista ha preso in prestito una maschera per esplorare un aspetto di sé». A completare il percorso che recupera e rivitalizza il mito, le quattro conferenze che si terranno nel palazzo borbonico dell’Ostrichina: oggi sarà lo psicologo psicoterapeuta Domenico Nardiello ad aprire i lavori con un intervento sull’immaginario mitologico ed eroico come strumento della psicoanalisi: «Ritornare al mito, e dunque alla metafora e al simbolo – spiega Nardiello – utilizzati in psicoanalisi per comprendere la dinamica di una patologia o anche una situazione fisiologica, vuol dire riappropriarsi di un elemento di cura per la società e di una dimensione che appartiene alla specie umana fin dalle origini. È anche testimonianza di quanto l’azienda sanitaria intenda riportare l’attenzione sulla ricerca del benessere attraverso un dialogo vivo con la comunità».