Corriere del Mezzogiorno (Campania)
La «Jastemma» degli ‘A 67 Così torna la combat band
Disco con copertina di Paladino e un booklet con racconti e poesie
«Jastemma» (Squilibri) è il nuovo progetto degli ‘A 67 in uscita oggi, costituito da un disco la cui copertina è di Mimmo Paladino, accompagnato da un booklet contenente racconti e poesie di 15 autori: Viola Ardone, Alessio Arena, Luigi Romolo Carrino, Giuseppe Catozzella, Marco Ciriello, Amleto De Silva, Luca Delgado, Gennaro Della Volpe (Raiz), Raffaella R. Ferré, Nicola Lagioia, Loredana Lipperini, Carmen Pellegrino, Angelo Petrella, Alberto Rollo e Gianni Solla.
Torna così in grande stile la combat band di Scampia, 17 anni dopo il disco di debutto «A camorra song’io» che con il frontman e leader Daniele Sanzone vede Enzo Cangiano (chitarra), Gianluca Ciccarelli (basso), Mirko Del gaudio (batteria). All’album hanno partecipato anche Daniele Sepe (sax), Luca Aquino (flicorno), Massimo D’Ambra (tastiera) ed Elisabetta Serio (piano).
«Jastemma» è un mosaico dove musica, parole, immagini si rincorrono, delineando i tratti di un’opera che mostra l’amore in tutte le sue declinazioni, il dolore, la vita, su un groove blues, con venature rock e reggae. Dieci brani inediti inviati ad un gruppo di autori che in totale libertà hanno tratto da questi l’ispirazione per quindici racconti. «Il pezzo che da il titolo al progetto – dice Sanzone – è dedicato a Napoli e racchiude il nostro amore per questa terra, nonostante le sue luci, le sue ombre, le sue contraddizioni» Una città che è «’na cundanna ca me ‘nchiova, paraviso senza porte». Un disco degli A 67 non può prescindere da Scampia da sempre il punto di partenza della band per parlare al mondo, con un linguaggio che prova a scardinare narrazioni potenti messe in atto da serie televisive, da parte dei media etc. «Scampia è anche altro – conclude – e ha bisogno di tanto altro. La chiave di svolta è il lavoro, per tutti». A conferma di questa scelta di campo del gruppo, parte della vendita dei cd sosterrà le spese legali dell’associazione culturale Gridas di Scampia sfrattata dal suo immobile.