Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Servizi digitali «Napoli si candida a essere ponte fra Europa e Mediterraneo»
NAPOLI Un convegno, «Meridiani digitali», inaugurale nella sede dell’azienda di ingegneristica Kineton, un battesimo per il Centro studi diretto dall’ex presidente della Regione Lazio e giornalista Rai, Piero Marrazzo. L’aspirazione a far diventare l’appuntamento una sorta di Cernobbio dell’economia e dell’innovazione, ma con sede a Napoli ovviamente.
Nelle parole del sindaco Gaetano Manfredi si intravede qual è l’idea di città a cui mira: «La rivoluzione digitale dà una nuova dimensione, quella geografica: i servizi li sviluppi in un luogo ma li eroghi altrove. Il fatturato delle imprese insediate a Napoli viene realizzato, spesso, fuori Napoli. La dematerializzazione del mercato significa poter essere un centro di servizi transnazionale, questa deve essere Napoli. Un ponte tra l’Europa e il bacino del Mediterraneo che sarà fondamentale per lo sviluppo economico». Soprattutto perché la guerra sposta l’asse economico da Est a Sud. Ma
digitale vuol dire anche servizi ai cittadini. Il gap di conoscenze e infrastrutturale crea disuguaglianze. «Il vero problema dell’Italia è l’alfabetizzazione digitale dei cittadini — dice Manfredi —. Lo abbiamo visto col Covid per prenotarsi su una piattaforma. Dobbiamo avere
dei luoghi di prossimità che abilitino le persone». E l’amministrazione? «Deve avere il coraggio di affrontare un po’ di impopolarità se vuole guardare al futuro».
Il ceo di Kineton Giovanni Fiengo chiede: «Cosa possiamo fare noi imprenditori per la città di Napoli?».
Il sindaco risponde: «Prima cosa continuare a investire a Napoli come state facendo. Il sistema delle imprese deve proporre nuovi servizi innovativi, ma vanno tolte le barriere burocratiche tra privati e amministrazioni per poter lavorare insieme».
Per il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta: «La digitalizzazione dell’economia e della società è il grande catalizzatore di questi anni, di questi decenni. Dico catalizzatore, e uso un termine chimico-fisico, per dire che è il grande propulsore del cambiamento». E dopo molto tempo Confindustria e sindacati si ritrovano su un palco insieme: da una parte il segretario nazionale Uil, Pierpaolo Bombardieri, dall’altra il vicepresidente di viale dell’Astronomia Vito Grassi. Che sono d’accordo su un punto: «Al Sud manca ancora un’idea di sviluppo».