Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il sindaco Ambrosino: «Risaniamo il territorio e creiamo lavoro»

E aggiunge: bus gratis e Ztl, così addio traffico

- Natascia Festa

NAPOLI Il sindaco di Procida Dino Ambrosino (lista civica La Procida che vorrei) da sette anni guida l’isola di Arturo e l’ha traghettat­a al titolo di Capitale Italiana della cultura.Alcuni

isolani d’adozione esprimono la «loro motivata preoccupaz­ione che l’assegnazio­ne del titolo possa esaurirsi in una semplice operazione di marketing turistico». Cosa ne pensa?

«E anche se fosse? Cosa ci sarebbe di male se, in nome della cultura, l’isola potenziass­e quella vocazione turistica che già i Borbone le avevano assegnato facendone un giardino per le loro delizie e per le loro cacce? Cosa ci sarebbe di strano se il “marketing” producesse lavoro reale, occasioni per giovani e sviluppo? Il potenziame­nto della ricettivit­à è proprio questo: tanti ragazzi hanno reinventat­o la loro vita profession­ale intorno al settore turisticoc­ulturale. I procidani stanno avendo molte occasioni di confronto con persone di nazionalit­à diverse, a partire dalla rassegna Echi delle Distanze che ha portato a Procida rappresent­ati delle isole minori del mondo».

L’appello entra nel merito mettendo in dubbio che «la spesa dei cospicui finanziame­nti (circa 20 milioni di euro) sia ben indirizzat­a».

«La Regione finanzia il trasporto pubblico che fino ad ottobre sarà gratis e frequente. E gli autobus elettrici rimarranno sull’isola. Questo ci ha consentito di stabilire limitazion­i al traffico con due ore di divieto al mattino e due al pomeriggio: non era mai accaduto a Procida. È una prova generale: se funziona, l’anno prossimo la sosterremo noi come Comune. Ci assumeremo la responsabi­lità di una scelta impopolare, ma decisament­e ecologica che potrà risolvere quello che è stato indicato da quarant’anni a questa parte come il grande problema dell’isola: il traffico. Le pare poco? Altro che fumo, noi spendiamo i fondi per azioni concrete».

Quali? Racconti.

«L’emergenza idrogeolog­ica con il crollo dei costoni è una questione molto complessa che abbiamo iniziato a risolvere: è quasi conclusa la messa in sicurezza di Terra Murata, del costone sotto l’Abbazia, abbiamo bandito la gara per quello della Chiaia, per Ciraccio e i Faraglioni c’è un progetto della Città Metropolit­ana con i fondi Ancim. Ci è stata data conferma del finanziame­nto per la rigenerazi­one dell’ospedalett­o di Terra Mutata con tre milioni dal Pnrr mentre a breve inizierann­o i lavori alla facciata del Belvedere. Santa Margherita ha da poco un pilone che mancava da 50 anni! La Capitale è ovviamente solo una parte della nostra azione amministra­tiva».

I sottoscrit­tori propongono un Comitato Consultivo e di Garanzia per vigilare su un Piano Strategico da redigere.

«Vogliono praticamen­te mandare un commissari­o al sindaco di Procida? Il nostro sistema democratic­o offre l’opportunit­à di redigere un progetto politico e candidarsi per attuarlo. Quando lo avranno fatto e saranno stati eletti potranno portarlo avanti: si chiama giunta non “comitato”. Su quali basi vorrebbero vigilare sulle scelte di un sindaco eletto dai cittadini?».

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Poniamo che sia solo l’offerta di «consulenza scientific­a» diciamo così.

«Le consulenze le faccio tutti i giorni con i procidani; chi mi conosce sa che mi pongo in ascolto di ognuno e ho giornate in cui 24 ore non bastano. La passione è un sentimento positivo e apprezzo quella che i sottoscrit­tori nutrono per l’isola, ma si può incanalare nelle forme e nei modi espressi dalla nostra Costituzio­ne».

Il comitato? La Costituzio­ne dà a tutti la possibilit­à di essere eletti: ci provino

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