Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il sindaco Ambrosino: «Risaniamo il territorio e creiamo lavoro»
E aggiunge: bus gratis e Ztl, così addio traffico
NAPOLI Il sindaco di Procida Dino Ambrosino (lista civica La Procida che vorrei) da sette anni guida l’isola di Arturo e l’ha traghettata al titolo di Capitale Italiana della cultura.Alcuni
isolani d’adozione esprimono la «loro motivata preoccupazione che l’assegnazione del titolo possa esaurirsi in una semplice operazione di marketing turistico». Cosa ne pensa?
«E anche se fosse? Cosa ci sarebbe di male se, in nome della cultura, l’isola potenziasse quella vocazione turistica che già i Borbone le avevano assegnato facendone un giardino per le loro delizie e per le loro cacce? Cosa ci sarebbe di strano se il “marketing” producesse lavoro reale, occasioni per giovani e sviluppo? Il potenziamento della ricettività è proprio questo: tanti ragazzi hanno reinventato la loro vita professionale intorno al settore turisticoculturale. I procidani stanno avendo molte occasioni di confronto con persone di nazionalità diverse, a partire dalla rassegna Echi delle Distanze che ha portato a Procida rappresentati delle isole minori del mondo».
L’appello entra nel merito mettendo in dubbio che «la spesa dei cospicui finanziamenti (circa 20 milioni di euro) sia ben indirizzata».
«La Regione finanzia il trasporto pubblico che fino ad ottobre sarà gratis e frequente. E gli autobus elettrici rimarranno sull’isola. Questo ci ha consentito di stabilire limitazioni al traffico con due ore di divieto al mattino e due al pomeriggio: non era mai accaduto a Procida. È una prova generale: se funziona, l’anno prossimo la sosterremo noi come Comune. Ci assumeremo la responsabilità di una scelta impopolare, ma decisamente ecologica che potrà risolvere quello che è stato indicato da quarant’anni a questa parte come il grande problema dell’isola: il traffico. Le pare poco? Altro che fumo, noi spendiamo i fondi per azioni concrete».
Quali? Racconti.
«L’emergenza idrogeologica con il crollo dei costoni è una questione molto complessa che abbiamo iniziato a risolvere: è quasi conclusa la messa in sicurezza di Terra Murata, del costone sotto l’Abbazia, abbiamo bandito la gara per quello della Chiaia, per Ciraccio e i Faraglioni c’è un progetto della Città Metropolitana con i fondi Ancim. Ci è stata data conferma del finanziamento per la rigenerazione dell’ospedaletto di Terra Mutata con tre milioni dal Pnrr mentre a breve inizieranno i lavori alla facciata del Belvedere. Santa Margherita ha da poco un pilone che mancava da 50 anni! La Capitale è ovviamente solo una parte della nostra azione amministrativa».
I sottoscrittori propongono un Comitato Consultivo e di Garanzia per vigilare su un Piano Strategico da redigere.
«Vogliono praticamente mandare un commissario al sindaco di Procida? Il nostro sistema democratico offre l’opportunità di redigere un progetto politico e candidarsi per attuarlo. Quando lo avranno fatto e saranno stati eletti potranno portarlo avanti: si chiama giunta non “comitato”. Su quali basi vorrebbero vigilare sulle scelte di un sindaco eletto dai cittadini?».
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Poniamo che sia solo l’offerta di «consulenza scientifica» diciamo così.
«Le consulenze le faccio tutti i giorni con i procidani; chi mi conosce sa che mi pongo in ascolto di ognuno e ho giornate in cui 24 ore non bastano. La passione è un sentimento positivo e apprezzo quella che i sottoscrittori nutrono per l’isola, ma si può incanalare nelle forme e nei modi espressi dalla nostra Costituzione».
Il comitato? La Costituzione dà a tutti la possibilità di essere eletti: ci provino