Corriere del Mezzogiorno (Campania)
I consorzi aree industriali pronti a dare battaglia: «Le Asi non siano escluse dai finanziamenti Pnrr»
La giunta nazionale della Ficei (la Federazione dei consorzi delle aree industriali) riunitasi ieri ad Udine alza la voce e reclama l’inclusione dei propri territori nell’ambito degli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza ed «stigmatizza l’atteggiamento del ministero per il Sud e la Coesione Territoriale che se da un lato, a parole, ritiene le Zes un’importante soluzione per attrarre investimenti nel Mezzogiorno, dall’altro, pur sapendo che oltre l’80% dei suoli Zes ricadano nelle Asi, nulla ha prodotto sinora per consentire ai Consorzi di poter accedere ai bandi del Pnrr».
Insomma, secondo la Federazione delle Asi — attraverso il suo delegato per il Mezzogiorno, Luigi Barone, presidente dell’Asi di Benevento — è quasi contraddittorio puntare, da un lato, sugli incentivi delle Zes per favorire nuovi insediamenti industriali, e dall’altro tenere fuori dai benefici del Pnrr le stesse aree produttive. «Ho inviato una lettera al Governo — spiega
Barone — perché la questione interessa particolarmente il Mezzogiorno dove ci sono la maggioranza dei consorzi industriali italiani. Parliamo di oltre quindicimila aziende insediate e molte con volumi importanti. Per cui il danno maggiore è arrecato al Sud».
Secondo quanto viene riportato nella missiva, non consentire alle Asi di accedere ai bandi sul Pnrr «si traduce in una penalizzazione per le imprese stesse, nella misura in cui il mancato efficientamento – in ambito energetico, ambientale e digitale - che deriverebbe dalle azioni messe in campo grazie ai fondi, si traduce in un aggravio di costi che i consorzi devono inevitabilmente riversare su di esse». Quindi, secondo il presidente dell’Asi sannita e responsabile Mezzogiorno, il vero rischio è quello di aprire un nuovo contenzioso, in assenza di un intervento correttivo da parte dell’esecutivo Draghi. «In conclusione — puntualizza Barone — in nome e per conto della Federazione italiana dei consorzi industriali (Ficei) che mi pregio di rappresentare nella qualità di delegato per il Sud e le Zes, laddove non vi fosse un immediato intervento del governo in merito, saremo pronti a ricorrere alle sedi legali competenti per l’impugnazione degli avvisi pubblici a valere sul Pnrr dai quali risultano esclusi quali destinatari i consorzi Asi».
Il Ficei,peraltro, impugnerà davanti al Tar Lazio il bando per il miglioramento delle reti idriche del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. Ed il presidente nazionale Andrea Ferroni tuona: «Esercitiamo funzioni perché leggi dello Stato ce lo impongono — afferma —. Per cui escluderci come soggetti attuatori rispetto alle materie delegateci e in particolare idrico e depurazione, energia e infrastrutture industriali, è un grave errore che penalizza non tanto i consorzi, che ricordo son enti pubblici economici e non consorzi di imprese, ma le migliaia di industrie insediate negli stessi».
"Barone Contraddittorio puntare sugli incentivi e poi tenere fuori dai benefici le stesse aree