Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Spalletti detta le linee guida

«Squadra fisica e obiettivi dichiarati» L’allenatore spera che Ospina resti con le conferme di Koulibaly e Mertens

- Ciro Troise

NAPOLI Insieme, fianco a fianco, seguendo ieri sera al teatro Augusteo un concerto di Gianna Nannini. Spalletti e De Laurentiis dormono nello stesso albergo e ogni occasione è propizia per andare a fondo nel Napoli che verrà. Il primo acquisto è stato Khivcha Kvaratskhe­lia di cui Spalletti ha parlato in un’intervista a Radio Kiss Kiss Napoli: «È un calciatore forte, che ha qualità nello stretto, uno di quelli che trova le soluzioni, che sono geniali nelle scelte. Ha corsa, velocità, tecnica nello stretto, fa gol, ha impatto muscolare». Spalletti sta tracciando la sua linea per tenere il Napoli ad alti livelli con la consapevol­ezza che si tratta di una missione complessa dovendo abbassare il monte ingaggi.

Mix tra giovani e esperti

Il Napoli ha perso un riferiment­o come Insigne, è una partenza dolorosa. Ne ha parlato così Spalletti: «Ho cominciato a rimpianger­lo da quando ho avuto la certezza che andasse via. Servirà il giocatore che faccia il suo lavoro, anche con la sua disponibil­ità nel rincorrere l’avversario». La base della squadra dev’essere formata dall’adrenalina dei giovani e un blocco che può dare un supporto anche nel guidare lo spogliatoi­o, c’è in tal senso l’esempio del Milan capolista. Spalletti l’ha spiegato così: «È chiaro che i giovani vadano supportati da gente di esperienza come Koulibaly o Mertens. Se non reggi botta e alla prima difficoltà vai a terra, per i ragazzi si complica».

Gli obiettivi

La delusione per il sogno scudetto infranto ha ridimensio­nato la qualificaz­ione alla Champions League. Sulla base di quanto accaduto, nella pianificaz­ione della prossima annata c’è spazio per la comunicazi­one. Non si è tirato indietro affermando che per migliorare questa stagione bisogna solo provare a vincere il campionato ma ci ha tenuto a suggerire una comunicazi­one trasparent­e con i tifosi. «Bisogna dichiarare bene gli obiettivi, altrimenti viene fuori un macello - ha detto l’allenatore - . Nelle ultime conferenze ho fatto un pochino il bischero perchè si voleva sotterrare quello che la squadra ha costruito».

Le conferme

Ospina è in attesa di una proposta concreta del Napoli, gode della stima dell’allenatore e non ha raggiunto accordi con nessun altro club. Spalletti vuole tenerlo, si augura che quello di Insigne sia l’unico addio nel blocco dei giocatori più importanti. «Terrei tutti quelli che ho scelto di far giocare e metterei dentro anche qualcun altro», la dichiarazi­one d’intenti di Spalletti che pensa anche a Mertens e Koulibaly tentato dal Barcellona.

La fisicità

Spalletti parla della crescita nella fisicità, nel livello di forza espresso in ogni occasione. Il gap anche per le sconfitte accumulate in campionato è in questa mancanza: «C’è un livello che ci crea sofferenza, ci manca qualcosa per stare in un calcio di continue pallate».

Il riscatto di Anguissa è il primo passo per alzare il livello ma la sensazione è che verrà fuori un Napoli diverso per identità: più strutturat­o fisicament­e, più verticale, meno votato al palleggio e costruito più per valorizzar­e l’uno contro uno e l’attacco diretto alla porta avversaria. Spalletti e De Laurentiis insieme presentera­nno domani il prossimo ritiro a Dimaro.

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L’allenatore del Napoli Luciano Spalletti programma la stagione
Il futuro L’allenatore del Napoli Luciano Spalletti programma la stagione
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