Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Bagnoli, trovato l’accordo per cancellare (al Comune) contenziosi da 80 milioni
Definizione entro luglio. Chiuse liti civili e ambientali
Dal Comune di Napoli sostengono che «parallelamente al completamento della bonifica ambientale», il nuovo corso di Bagnoli viene caratterizzato dalla «bonifica giudiziaria». Un entusiasmo giustificato dal fatto che nell’udienza di ieri pomeriggio presso la Settima sezione del Tribunale Fallimentare di Napoli — per il Commissariato Straordinario di Governo era presente il subcommissario Dino Falconio, che ha lavorato in queste settimane alla preparazione della relativa documentazione — «sono state poste le basi per un preaccordo transattivo globale tra i soggetti pubblici coinvolti nel sito di interesse nazionale che porterà poi alla sottoscrizione di un accordo formale entro il 13 luglio». Nel merito, «vengono cancellati tutti i contenziosi in essere, di natura civilistica, amministrativa ed ambientale».
Tra i contenziosi cancellati, quello esistente tra Comune di Napoli e Fintecna, entrambi soggetti pubblici. In tal senso, l’amministrazione era stata condannata al pagamento di 80 milioni di euro in seguito a tale preaccordo al Comune «vengono azzerati i debiti e non dovrà sborsare un euro», si legge in una nota del Municipio.
Per il sindaco, che di Bagnoli è il commissario di governo, siamo di fronte ad una svolta. Anzi, alla svolta. «Fondamentale — dice l’ex rettore in una nota — l’opera svolta dal presidente Gianpiero Scoppa che ha sollecitato la convergenza verso un accordo tra le parti: con tale decisione condivisa si pone fine a questioni decennali e si compie un nuovo passo decisivo per la ripartenza del sito di Bagnoli». Ed ancora: «Mettiamo — dice — in sicurezza le casse del Comune che non saranno più gravate da questo peso e si creano le condizioni per attrarre investimenti privati sull’area per dare finalmente un futuro a Bagnoli».
Il tassello della transazione, per il futuro dell’area e per i conti del Comune di Napoli, è di quelli realmente importanti. La notizia, peraltro, arriva il giorno dopo la cabina di regia, presieduta dal ministro per il Sud, Mara Carfagna, e nella quale Manfredi — come raccontato dal Corriere del Mezzogiorno — aveva auspicato una chiusura dei contenziosi che interessano palazzo San Giacomo. Nella stessa cabina di regia sono state poste anche le basi, come ha ricordato il presidente di Città della Scienza, Riccardo villari, per la ricostruzione dello Science centre ma in un’area diversa da quella devastata dal rogo di anni fa; una zona più arretrata, nella zona attualmente adibita a parcheggio che non è da bonificare.