Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Guaglione sfortunate»: il nostro singolo per il riscatto rap
Recluso. Si fa chiamare così il giovane detenuto dell’istituto penitenziario minorile di Airola coinvolto con tanti sui coetanei nel laboratorio rap curato da Lucariello, dal quale, grazie alla collaborazione con la onlus «Crisi Come Opportunità», in occasione del festival «Portami là fuori», è nata la canzone inedita «Guaglione sfortunate», scritta e interpretata dai ragazzi detenuti con lo stesso Lucariello, da domani disponibile su Spotify e su YouTube con un videoclip. «Per me racconta il giovane detenuto - il rap è come una droga che però non mi fa male. Mi dà gioia, mi gasa, posso dire quello che penso, quello che ho vissuto. Non mi interessano i soldi, io voglio cantare, confrontarmi con le persone attraverso le mie barre. Spero che quando uscirò da qui per questa strada ci sia un futuro». Parole che si intersecano con la voglia di riscatto presente tra le strofe di un brano estremamente profondo sia sul piano testuale che ritmico, a conferma di un amore sincero per un genere musicale portavoce del disagio giovanile. «Il mio rapper preferito - svela il ragazzo recluso - si chiama Lazza ed è di Milano. Mi piace il suo beat. Mi sveglio la mattina presto, ascolto sempre tanta musica, faccio colazione e poi rimango in stanza. Scrivo quando ne ho voglia e quando posso vado a fare il passeggio (ora d’aria, ndr)». E prosegue: «A me piacciono i laboratori di rap. Nelle canzoni che scrivo racconto la mia vita. Non mi vanto di cose che non ho mai vissuto, come spesso accade nel mondo del rap. Io ho vissuto quello che racconto». Appena diciottenne e in carcere da quattro anni, Recluso sogna una nuova vita e di continuare con il rap anche fuori dal penitenziario. «Da piccolo - racconta - soffrivo molto. Ero emarginato dagli altri bambini perché mio padre era carcerato e mia mamma ci campava con il poco che riusciva. Nessuno voleva giocare con me. Poi ho incominciato a farmi valere, purtroppo anche con la forza. Grazie al rap, però, ora ho una nuova speranza. Voglio scrivere canzoni, stare su un palco, far cantare con me le persone. Spero tanto di riuscirci».