Corriere del Mezzogiorno (Campania)
E nasce la cavallina «del re»
Sotto l’ultima nata (con la madre) della razza pregiata cavallo Persano, nata nel 1744 per volontà del Re Carlo III che fece incrociare stalloni turchi e giumente di Napoli Sotto il taglio del nastro nel galoppatoio
Marina, come Marina Manzo, l’architetto e direttore dei lavori di restauro delle fontane.
La rinascita della Real Delizia, fino a dieci anni fa difesa da un solo uomo, Tommaso Cestrone «l’angelo di Carditello», è iniziata nel 2014 dopo l’acquisizione del Real Sito da parte dello Stato e la creazione della Fondazione. All’epoca, Fai e Intesa Sanpaolo stanziafrastrutture rono un fondo straordinario Luoghi del Cuore di 50mila euro per un progetto da concordare, poi definito nella rimessa in funzione delle fontane realizzate dagli scultori campani Paolo Persico e Gaetano Salomone. Nel 2020 si è aggiunto anche il cofinanziamento di 35mila euro da parte di Ferrarelle Società Benefit.
«Carditello — dice Magnifico — evoca gioia, soprattutto oggi. L’ultima volta che venni, vent’anni fa, era per verificare il furto dei gradini di marmo dallo scalone: avevano rubato tutto, anche le panche di pietra e le bellissime mattonelle di cotto. Fu una delle giornate più tristi della mia lunga carriera al servizio dei beni culturali. Sono qui per cancellare quel ricordo. La corona dei 22 siti — come damigelle intorno alla Reggia regina — è un progetto illuminista straordinario, unico in Europa. Il livello e la qualità di questa visione che comprende le industrie tessili di San Leucio, l’azienda agricola e l’allevamento di Carditello, la magnificenza della Reggia di Caserta, più maestosa di quella di Versailles, restano ineguagliati. È la forza di questo progetto così innovativo, dalle in
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• La Reggia fu costruita da Francesco Collecini (Roma 1723 – Caserta 1804), allievo di Luigi Vanvitelli.
• al sociale, a spingerci a ripercorrerne le tappe con il massimo del recupero possibile tra arte e architettura. Il Sud è un grande tesoro e questo sogno creato dai Borbone è uno dei più grandi patrimoni d’Europa».
«Come Ferrarelle Società Benefit — aggiunge Pontecorvo Ricciardi — gestiamo una risorsa della comunità regionale; investire in arte e cultura è una forma di restituzione al territorio. Prima di quelle di