Corriere del Mezzogiorno (Campania)
La lezione di Mancini
Ho visto solo gli ultimi minuti di Italia-Ungheria, buona partita degli azzurri, in una manifestazione anonima, creata non si sa da chi ma soprattutto perché. Una sorta di Conference League, sospetto lo stesso comitato organizzatore. Se aggiungiamo il caldo africano, il quadro è completo. Almeno fino all’intervista del nostro Zerbin, un ragazzo di cui si dice un gran bene. Lele Adani, uomo di calcio mai banale, gli fa una domanda: cosa ti ha detto Mister Mancini prima che tu entrassi in campo? Zerbin, sveglio, e credo anche dotato di una naturale simpatia, risponde: mi ha detto vai in campo e divertiti.
Sono sobbalzato sul divano, il caldo afoso sembrava essersi trasformato in tepore, e la Nation League acquisiva ben altra dignità. Perché in quel «vai e divertiti» è sintetizzata tutta l’essenza del calcio, e dello Sport. Ho avuto la fortuna di conoscere Roberto Mancini, personaggio straordinario, educatissimo, grande uomo di campo. La mia stima nei suoi riguardi si è dilatata, solo un vero conoscitore del calcio poteva in tre parole esprimere un concetto così serio. Vai e divertiti, che meraviglia. In questo anticipo d’estate tristemente afflitto da contratti e ripicche, un colpo di freschezza ci voleva. Assediati come siamo da calciatori-aziende e presidenti-imprenditori, la parola divertimento assume un sapore diverso, sembra l’acqua fresca che sgorga improvvisa in un deserto.
Ho avuto paura fosse un miraggio. Perché, vorrei umilmente ricordare ad alcuni protagonisti, il calcio è passione, il tifo è amore. Fatevi le vostre trattative in tranquillità, non mi interessano. Quello ha chiesto troppo, quell’altro ha offerto poco, i procuratori, le commissioni. In un momento critico post pandemia e di guerra attuale, con aumenti dei generi di prima necessità, c’è chi si riempie la bocca di decine di milioni. Non è opportuno, è volgare. Specialmente quando poi si cerca di giustificare il tutto inserendo la variabile passione. Che non c’entra niente. Posillipo, il mare, la pizza, sono cose che vanno tenute fuori. Perché altrimenti la sensazione che sia tutto finto diventa predominante. Vai e divertiti, che bello.