Corriere del Mezzogiorno (Campania)
De Luca ruggisce, ma gli amici Fontana e Toti lo criticano
Il presidente lombardo: «La butta in caciara, non diverte più». Il governatore ligure: «Sbaglia l’analisi»
Vincenzo De Luca continua la sua campagna contro la bozza sull’autonomia differenziata, sebbene tenga a sottolineare che nessuno, stampa compresa, ricordi che a chiederla formalmente vi sia anche la Campania e non soltanto le Regioni settentrionali. Ma stavolta la sua contestazione non ha suscitato simpatie, ma reazioni particolarmente acide di disappunto, da parte dei suoi colleghi presidenti di Regione del Nord.
Tuttavia, De Luca anche ieri ha ribadito nella sua consueta trasmissione social del venerdì (nel corso della quale ha lanciato anche un allarme sui conti delle aziende dei trasporti della Regione, dopo due anni di pandemia, annunciando che a giorni si procederà a verifiche contabili necessarie) che «si è aperta la discussione nel modo peggiore possibile». Perché? «La bozza di proposta circolata in questi giorni è una provocazione, altro che autonomia e solidarietà nazionale. Prevede la compartecipazione delle Regioni al gettito Iva che si determina nel territorio di appartenenza. La Regione con base imponibile più ampia si arricchirà ancora di più a danno delle Regioni meridionali. Roba da Sant’Uffizio. Non c’è vergogna anche solo ad ipotizzare queste cose. Si dia incarico all’ufficio di bilancio della Camera e allo Svimez di procedere ad una operazione verità ed a verificare i trasferimenti effettivi erogati a ciascuna Regione».
Il presidente della Lombardia Attilio Fontana è stato quello più ispido nei commenti: «Vedo che sull’autonomia, purtroppo, da parte di tante persone, si cerchi di buttarla in caciara, si cerchi di fare battute e lanciare slogan. Invece di fare rifermento — ha aggiunto — a quella responsabilità che dovrebbe essere la stella polare di queste operazioni. Evidentemente, è anche la differenza che li distingue dal capire e dall’impegnarsi nel realizzare un percorso serio che potrebbe essere migliorativo per tutto il paese. Si preferiscono le battute: la prima volta mi hanno fatto sorridere, ora non fanno neanche più sorridere». Giovanni Toti, presidente della Liguria e con Fontana da sempre in ottimi rapporti con De Luca, anche lui ruggisce: «Basta divisioni manichee tra Guelfi e Ghibellini, troppo spesso utilizzate da certa politica per mantenere uno status quo fatto di retorica ed inefficienza in egual misura. E basta anche buttare la palla in tribuna per non affrontare temi concreti. Chi sostiene che le disuguaglianze esistenti tra nord e sud siano frutto delle autonomie sbaglia analisi e semmai è vero il contrario: sono decenni di scelte sbagliate e di assenza di responsabilità delle classi dirigenti ad aver prodotto queste diversità». Per Toti, «perseverare sarebbe diabolico. Affrontiamo davvero il tema delle autonomie senza perdere altro tempo. Siamo a disposizione del ministro Gelmini per far ripartire questo cammino».