Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Stabilizzazioni, Scabec al lavoro E il consigliere Salzano accusa: «Sono ostaggio della Regione»
Si è dimesso l’11 aprile. Ma Palazzo Santa Lucia non ha proceduto alla ratifica
commenta il professore Salzano — perché mi sono dimesso l’11 aprile ed aspetto la ratifica. Mi era stato detto che entro maggio sarebbe stato nominato l’amministratore unico. E’ passato maggio ed io a questo punto non so cosa farò». E aggiunge: «Una soluzione potrebbe essere quella di richiamare il vecchio amministratore unico, di rinominarlo e di fare in modo che sia lui ad approvare il Consuntivo 2021. Non si capisce perché io debba approvare il 2021 che non è opera mia. Obiettivamente non è che posso andare al patibolo». Conclude il docente universitario: «E’ difficile che trovino qualcuno. Io ho sofferto quando si è trattato di licenziare persone — anche di altissimo livello — perché il professore De Luca Tamajo ha detto che i contratti e le assunzioni erano nulle. Io ero andato lì per fare altro, per fare cultura. In questo momento la società è come una Ferrari priva del motore».
Tartaglione, la presidente dimissionaria, la quale peraltro continua a firmare atti e provvedimenti, compresa la recente richiesta al professore De Luca Tamajo di un parere sulla ipotesi di stabilizzare una ventina di dipendenti con i contratti in scadenza, tiene a sua volta a sottolineare che ha formalizzato la sua volontà di andare via da Scabec il 31 marzo. Nell’ultimo consiglio di amministrazione, quello del 19 maggio, ha ricordato che l’assemblea dei soci del 6 maggio era andata deserta e che, nonostante le dimissioni irrevocabili sue e del consigliere Salzano, il Socio Unico (la Regione Campania, ndr) ancora non aveva nominato il nuovo organo di governance. E’ in questo contesto che arriva il piano per stabilizzare una ventina di dipendenti che Scabec ha sottoposto alcuni giorni fa al parere tecnico del professore De Luca Tamajo, il quale con il suo studio provvederà anche a definire negli aspetti giuridici il bando o l’avviso di selezione.
I lavoratori licenziati a febbraio, intanto, stanno definendo i ricorsi che presenteranno al giudice del lavoro e aspettano ancora una risposta alla lettera che hanno inoltrato circa un mese fa al direttore Riccio ed alla Regione Campania. Chiedevano «un incontro urgente, nelle modalità che vorrà indicarci, per poterci confrontare con lei in merito alle nostre posizioni».
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