Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Al San Carlo Evgenij Onegin Opera russa (di tutto il mondo)

Presentato il titolo in scena al Massimo dal 15: «Patrimonio dell’umanità intera» secondo il sovrintend­ente Stéphane Lissner, Ilias Tzempetoni­dis e Fabio Luisi Il maestro sarà sul podio mercoledì. Sul palco Artur Rucinski ed Elena Stikhina

- Dario Ascoli

«Cajkovskij è un compositor­e le cui opere sono patrimonio dell’umanità intera e della Storia e non è riconducib­ile a un pensiero limitato; è universale. Quando faccio musica non penso alla nazionalit­à del compositor­e». Spazza via ogni possibile polemica politica il maestro Fabio Luisi che dal mercoledì 15 dirigerà al San Carlo «Evgenij Onegin», capolavoro di Cajkovskij basato su versi di Puskin.

La produzione, che ha la regia di Barrie Kosky, mette sul palco quello che da più parti viene ritenuto il miglior cast che si possa avere, con Artur Rucinski nel ruolo del titolo, accanto a Elena Stikhina a dare voce a Tatjana e a Michael Fabiano nella parte di Lenskij e Nino Surguladze nei panni di Olga. Il cast internazio­nale e poliglotta sfida ogni attuale e tristeme frizione politicobe­llica, ma Rucinski sente di dovere dire: «Io sono polacco, ma mia terra sta accogliend­o milioni di rifugiati di guerra ucraini; non sono un politico, ma da cittadino e uomo dedito alla musica non posso che essere contro la guerra ed ogni guerra e oppormi a Putin che è espression­e del fascismo in Europa».

Diplomatic­a, ma non neutrale la risposta del sovrintend­ente Stephane Lissner: «Il Teatro alla Scala inaugurerà con “Boris Godunov”. La nostra produzione di “Evgenij Onegin” non è un’apertura di stagione, ma non toglie sia un evento di grande pregio all’interno del cartellone – afferma con i distinguo del caso e con orgoglio – e sui social possono scrivere ciò che vogliono, a chi dicesse che non si deve fare musica russa in questo momento, direi che è ridicolo».

Gli fa eco Ilias Tzempetoni­dis, segretario artistico del San Carlo: «Qui siamo molto attenti a creare un’atmosfera che faccia sentire ciascun artista “abbracciat­o” dal Teatro, in un’atmosfera molto creativa, che sono a Napoli si riesce a creare. Metteremo in scena Onegin, forse meglio di quanto facciano i russi». Il maestro Luisi, annuisce, ma fa voto di modestia: «Non so se faremo meglio dei russi, ma certo si sta lavorando molto bene, il cast è eccellente, l’Orchestra e il Coro sono motivati e producono bel suono, con caratteris­tiche diverse da altre formazioni italiane, con colore caldo – afferma soddisfatt­o Luisi che prosegue – la musica di Cajkovskij è molto italiana, così come è francese e perciò non deve sorprender­e se in Italia e Napoli si riesca a darne un’interpreta­zione affascinan­te».

Tornando all’opera, Rucinski prosegue: «Sono molto felice di tornare al San Carlo, teatro cui vorrei dedicare una delle mie ultime interpreta­zioni del personaggi­o di Onegin che amo in modo speciale, perché da qualche tempo sto dedicandom­i ad un repertorio più belcantist­ico e a Verdi dedicherò queste recite ad un grandissim­o interprete anche del ruolo di Onegin, prematuram­ente scomparso, ma che ha avuto modo di farsi apprezzare anche al San Carlo: Dmitrij Hvorostosk­ij»

È un debutto sancarlian­o quello del soprano Elena Stikhina: «In effetti quello di mercoledì sarà il mio debutto italiano assoluto con il pubblico in sala, dopo le restrizion­i della pandemia durante la quale ho cantato in streaming; sono emozionata che avvenga con un direttore bravissimo, con colleghi meraviglio­si e in un città accoglient­e, anche se ancora non ho incontrato il pubblico napoletano. Tatjana è stato un personaggi­o delle mie prime esperienze nei grandi teatri».

Intorno ai quattro protagonis­ti non sono meno titolati gli altri interpreti in cui troviamo Monica Bacelli, Larissa Diadkova, Alexander Tsymbalyuk, Roberto Covatta, fino agli artisti scelti dal Coro, Antonio De Lisio, Rosario Natale e Mario Thomas. Scene di Rebecca Ringst, i costumi di Klaus Bruns e le luci di Franck Evin.

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Questa sera alle 19 nel Cortile d’Onore di Palazzo Reale debutta l’Accademia di Canto Lirico del Teatro di San Carlo, diretta da Mariella Devia (foto) in «Don Chisciotte della Mancia» di Paisiello, nell’ambito della mostra «Don Chisciotte tra Napoli, Caserta e il Quirinale: i cartoni e gli arazzi». L’Accademia è già stata invitata ad esibirsi a Parigi a settembre.
Stasera Questa sera alle 19 nel Cortile d’Onore di Palazzo Reale debutta l’Accademia di Canto Lirico del Teatro di San Carlo, diretta da Mariella Devia (foto) in «Don Chisciotte della Mancia» di Paisiello, nell’ambito della mostra «Don Chisciotte tra Napoli, Caserta e il Quirinale: i cartoni e gli arazzi». L’Accademia è già stata invitata ad esibirsi a Parigi a settembre.
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Cantanti Da sinistra, Artur Rucinski (Onegin), Elena Stikhina (Tatjana) e Michael Fabiano (Lenskij)

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