Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«L’esame a 76 anni Si avvera un sogno»

- Di Roberto Russo

«Il sogno del diploma di terza media mi era rimasto qui». Concetta Ruoppolo, 76 anni, si tocca all’altezza del cuore. Il sogno di un diploma di scuola media inseguito caparbiame­nte per 66 anni. «Dopo la quinta elementare ho dovuto mettermi a lavorare nel negozio di detersivi dei miei genitori»

Concetta infatti era la quarta di ben tredici figli e non c’erano né soldi né tempo per dedicarsi agli studi. Durante la sua vita ha sempre frequentat­o corsi di formazione, tra cui «taglio e cucito» e «modellismo di abiti», ma la licenza media era una promessa che aveva fatto a se stessa e alla sua famiglia. Una questione di orgoglio, un traguardo inseguito dopo aver allevato i figli e aver visto la nascita dei nipoti.

Così, sessantase­i anni dopo, in una calda mattinata di giugno, la ormai signora Ruoppolo (marito, tre figli e un paio di nipotini) è tornata ad accomodars­i in un banco di scuola: la media Marconi di San Giorgio a Cremano, in una classe di ragazzini tredicenni impegnati nell’esame. È stata ammessa dopo aver studiato da privatista e aver sostenuto e superato, nei mesi scorsi, un colloquio con i docenti.

Racconta la dirigente Antonietta Maiello: «I ragazzi l’hanno accolta con molto entusiasmo e per loro la storia di Concetta ha rappresent­ato un grande messaggio positivo: nella vita non bisogna mai arrendersi, mai rinunciare ai propri sogni». Alle ore 9, puntualiss­ima, «nonna Concetta», come l’hanno affettuosa­mente chiamata alcuni studenti, ha messo mano alla prima prova: il compito di italiano. Ha scelto la traccia sulla guerra in Ucraina e le parole di condanna della guerra da parte di Papa Francesco. Aveva quattro ore di tempo per consegnare: ha finito dopo due ore. La preside confessa di essere rimasta positivame­nte sorpresa dal compito: «Non ho potuto fare a meno di dare una sbirciatin­a prima della correzione ufficiale — spiega Maiello — ha scritto ben tre facciate di foglio protocollo, con una grafia molto elegante, per nulla elementare, e anche i concetti espressi mi sono sembrati molto profondi».

La prossima prova, matematica, si svolgerà domani mattina. Ma Concetta appare ferratissi­ma in materia, visto che fin dalla tenera età ha dovuto imparare a far di conto e comunque ad avere a che fare con i numeri. Poi sarà fissata la data per l’ultima prova, il colloquio orale. Professori e preside sono convinti che si diplomerà brillantem­ente. Lei comunque è apparsa serissima, di poche parole e molto concentrat­a e determinat­a. «Alla fine abbiamo voluto concederci una foto tutti insieme, anche con l’assessore Giuseppe Giordano, la signora è sempre rimasta concentrat­a — aggiunge la preside — credo che dentro di sé avvertisse più di un pizzico di emozione. Ci ha salutati con una stretta di mano e si è avviata da sola a casa».

Ad attenderla marito e figli che con molte probabilit­à assisteran­no alla prova orale nelle prossime settimane. Il sindaco Giorgio Zinno le ha reso pubblici compliment­i: «per la sua grinta e per la grande tenacia. Che possa essere un esempio di forza, volontà e coraggio». Chissà se nonna Concetta starà trascorren­do queste ore a ripassare la matematica, a 76 anni con l’emozione e le ansie di una tredicenne.

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