Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Emanuela, Rosaria, Elinda e Gabriella Le Cesarine benefattrici in cucina
Anche in Campania le cuoche provette dell’associazione che offre degustazioni e menu della tradizione
Sanno fare la genovese “come mammà”, le alici fritte come la zia, i peperoni ‘mbuttunati come la nonna e la pasta fresca come nemmeno il più abile degli chef stellati. E non parliamo delle parmigiane. In giro per l’Italia, e per la Campania, c’è un esercito di cuoche provette in grado di incantare e istruire turisti e non grazie alla cucina tradizionale dei territori in cui vivono.
Sono le Cesarine, nome che un tempo era dato alle massaie emiliane, e che oggi rappresenta la più antica rete di cuoche casalinghe d’Italia che solitamente aprono le proprie case a viaggiatori provenienti da tutto il mondo, offrendo pasti, corsi, degustazioni ed esperienze sulla cucina tipica. La rete, nata nel 2004 sotto l’egida del Ministero delle Politiche Agricole e dell’Università di Bologna, è diventata nel 2018 una Pmi innovativa guidata dall’amministratore delegato, Davide Maggi. Ma in realtà, Maggi non ce ne voglia, a rendere speciale quella che è diventata nel 2019 una comunità diffusa slow food, sono proprio le donne, e qualche uomo (visto che esistono a quanto pare anche i cesarini) ai fornelli.
Come succede anche in Campania. Ad esempio, Emanuela, Cesarina di Napoli, che apre le porte della sua casa di Posillipo a un’ampia comunità internazionale a cui porta in tavola ziti con la genovese, polpette di zucchine e parmigiana,
In senso orario, Elinda Napoli, Emanuela Napoli, Rosaria Napoli e Gabriella Napoli. Sono aperte le selezioni a caccia di Cesarine nelle aree di Napoli, Salerno e Costiera amalfitana e sorrentina
Lunedì 4 luglio, alle ore 20.30, al Circolo Canottieri Irno di Salerno presentazione del volume «Il passato è servito», di Lydia Capasso
edito da Guido Tommasi. Organizzatori della serata gli «Amici dell’Arco Catalano» e il fellowships vino Rotary Salerno. Con l’autrice discuterà il giornalista del «Corriere del Mezzogiorno» Gabriele Bojano.
Seguirà una cena articolata esclusivamente su piatti tratti dai libri di Capasso. Prima del «Passato è servito», dedicato alle ricette che hanno un legame con eventi o personaggi storici, la scrittrice napoletana è stata coautrice di «Santa Pietanza», «Gli Aristopiatti», «La cucina di Napoli», sempre per Guido Tommasi.
racconta: «Entrare in Cesarine è stata una opportunità di crescita inaspettata: ho rispolverato le lingue, ho conosciuto persone con cui sono ancora in contatto, ho fatto conoscere e apprezzare i piatti della mia famiglia a viaggiatori di tutto il mondo». «Abbiamo la fortuna di abitare in una città molto gettonata dai visitatori - aggiunge Elinda che a Mergellina si è specializzata in peperoni ‘mbuttunati e pizza chiena viviamo nella patria dei cibi tra i più iconici in assoluto: nel periodo estivo potrei avere tutti i giorni ospiti alla mia tavola, per ora ho scelto, di dedicare parte del mio tempo a questa attività. Ma un giorno chissà». La community a livello nazionale conta più di 1500 Cesarine che organizzano nelle loro affascinanti case, in più di 450 località italiane, memorabili esperienze di cucina quali cene, lezioni, food tour, per deliziare il palato di coloro che sono alla ricerca di piatti e tradizioni spesso dimenticate, cura degli ingredienti e privacy. Custodi e ambasciatrici di un patrimonio gastronomico su Napoli e Costiera, nel dettaglio, sono circa 50 le cuoche e i cuochi professionisti che stanno dedicando parte del loro tempo all’ospitalità grazie alla rete di home cooking. E così, facendo quello che gli piace, ossia cucinare, guadagnano in un mondo in cui a volte c’è la necessità di inventarsi un lavoro.
E così la community, che ha conquistato oltre 25mila ospiti negli ultimi 3 anni (nonostante la pandemia), ha deciso di riaprire le selezioni per fare entrare nuove cuoche (o cuochi) di casa nella propria rete nelle aree di Napoli, Salerno e costiera: una chiamata ai grembiuli e mestoli per tutti quelli amanti e conoscitori della propria terra, detentori di ricette di famiglia e appassionati di ospitalità.