«A caccia di nazisti» Doc sulla strage di Caiazzo

Partiranno in autunno le riprese del doc «A caccia di nazisti», diretto da Alessandro Quadretti, sulla strage di Caiazzo, avvenuta la sera del 13 ottobre 1943. Dopo aver citato il prezioso contributo fornito da Jospeh Agnone, tenace ricercatore americano, che si batté affinché non cadesse nell’oblio la feroce uccisione di ventidue persone, nella maggioranza donne e bambini, il racconto si snoda a partire dalle testimonianze di giornalisti e storici e soprattutto di due protagonisti: il magistrato Paolo Albano, che lottò per scoprire autori e mandanti dell’eccidio, e il questore Carmine Esposito che, grazie alle sue indagini, riuscì a rintracciare l’ufficiale nazista Wolfgang Lehnigk–Emden, «il boia di Caiazzo», che non fu mai catturato, ma condannato all’ergastolo in contumacia il 25 ottobre 1994 dalla Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere. Il doc fa anche luce su Lucia Apicella, nativa di Cava, conosciuta come «Mamma Lucia», una donna che ritrovò i cadaveri di settecento soldati, italiani e tedeschi, uccisi durante la Seconda Guerra Mondiale. Novella Antigone, ricolma di una «pietas» laica, senza tener conto di divise e nazionalità, si batté per dare una degna sepoltura a quei corpi. Con quest’opera Quadretti rinnova lo spirito di cui si nutrono i doc; quello di «documentare» fatti e vicende che non possono essere dimenticati e che contribuiscono a costituire la memoria storica e collettiva di un popolo. Un doc che fa luce su una delle tante pagine oscure della storia, utile anche strumento didattico per gli studenti. Il film è prodotto da Venicefilm, con i comuni di Caiazzo, Telese e Cava de’ Tirreni e le associazioni Familiari vittime del Monte Carmignano e Monte Carmignano per l’Europa.

Condannato in contumacia Il nazista Wolfgang Lehnigk– Emden, detto «il boia di Caiazzo»