Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Enzo Ferrandino sindaco di Ischia senza opposizione
Enzo Ferrandino si riconferma sindaco d’Ischia con numeri record. Il primo cittadino uscente, infatti, con 10.551 voti ha collezionato il 93.71% dei consensi, risultando percentualmente il più votato d’Italia tra i candidati dei Comuni con più di quindicimila abitanti. Non è tutto, il suo avversario Gennaro Savio non è riuscito nemmeno a ottenere il seggio in consiglio comunale avendo collezionato appena 708 voti di preferenza (molti meno di lista): di fatto, dunque, la civica assise sarà composta dalla sola maggioranza, un fatto mai accaduto a Ischia dal dopoguerra a oggi. Sedici su sedici, un “all in” inusuale che metterà in condizione Ferrandino di dover fare i conti con una maggioranza assoluta. E a proposito di record, da segnalare la stratosferica performance di un candidato consigliere comunale, Gianluca Trani, che con 1.079 voti di preferenza è il più votato di sempre a Ischia. A
Barano, altro Comune isolano chiamato alle urne, altra riconferma con Dionigi Gaudioso che ha nettamente battuto Maria Grazia Di Scala. Il risultato non è stato plebiscitario ma comunque schiacciante: 4002 voti per il vincitore, 1.423 per la sconfitta.
Ferrandino ha da poco compiuto 51 anni ma è protagonista della politica ischitana dal 1994, anno in cui fu eletto per la prima volta consigliere comunale, carica detenuta ininterrottamente fino al 2017 quando è stato eletto sindaco al primo turno con il 54 per cento dei consensi. L’idea di dover governare con un’amministrazione tanto numerosa non sembra turbargli il sonno: «Dalla comunità e dall’elettorato sono arrivate risposte chiare, che indicano il gradimento nei confronti dell’amministrazione comunale per il modo con cui ha operato. Un civico consesso con 16 consiglieri? Si parla un po’ ovunque della difficoltà di gestire una maggioranza così ampia ed articolata ma abbiamo già dimostrato che con impegno e senso di responsabilità si riesce a coesistere e a lavorare nell’interesse della collettività. Non ci saranno scadenze nei primi cento giorni, dobbiamo continuare a fare quello che abbiamo iniziato, poi dopo gli altri cinque anni tireremo definitivamente le somme».
Un civico consesso con 16 consiglieri? Abbiamo già dimostrato che con impegno e senso di responsabilità si riesce a coesistere