Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Un altro primato per Figliolia È il più votato (con lista da record)
Elezione nel 2001, poi lo scioglimento anticipato del Comune Nel 2012 il ritorno e 5 anni dopo arriva il secondo mandato
NAPOLI Un politico vincente. Nella sua Pozzuoli ha (quasi) sempre primeggiato. E anche questa volta, nonostante l’inchiesta che ha coinvolto il Comune, Vincenzo Figliolia il sindaco uscente candidato al Consiglio comunale del capoluogo flegreo (la corsa per il terzo mandato consecutivo da primo cittadino gli era preclusa per legge) ha fatto vedere di che pasta è fatto. Ha messo in campo una lista col suo nome («Figliolia per la città») che è risultata la più votata: ha raccolto il 14,26 per cento delle preferenze, pari a 5.178. E, naturalmente, è risultato il più votato della lista e dell’intera competizione per la nuova assemblea cittadina. Ha totalizzato la bellezza di 1.498 voti, un bottino che potrebbe assicurare l’accesso nel Consiglio comunale di Napoli.
Dieci anni di amministrazione ininterrotti. E la reputazione di essere un uomo del fare gli hanno garantito di risultare anche recordman delle preferenze. Anche se il candidato a sindaco da lui sostenuto, Paolo Ismeno, già assessore
La vicenda
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• del suo esecutivo, pur conquistando un posto al ballottaggio è in seconda posizione, staccato di oltre 6 punti percentuali dal competitor Luigi Manzoni. Un regolamento di conti interno al centrosinistra.
Tornando a Figliolia, la sua carriera politica ha avuto una rapida accelerazione con la prima elezione a sindaco di Pozzuoli. Era il 2001. Candidato a sindaco dal Partito popolare e dai Democratici di sinistra, sfiorò la vittoria già al primo turno: si “fermò” al 49,52 per cento dei voti. E dovette affrontare il ballottaggio con Mario D’Oriano il candidato del centrodestra. Il ballottaggio risultò poco più di una formalità. Figliolia riuscì a chiudere la partita con oltre il 61 per cento dei voti, un risultato che non consentì recriminazione ai suoi avversari.
Iniziò così la sua prima avventura amministrativa alla guida del capoluogo flegreo. Ma nel 2005, prima della scadenza del primo mandato, fu disarcionato dallo scioglimento anticipato del Comune per condizionamenti malavitosi. Pochi mesi prima il sindaco era finito sotto inchiesta per abuso d’ufficio in una vicenda riguardante i controlli sul mercato ittico. Nel 2008 Figliolia fu prosciolto da ogni addebito dal Tribunale di Napoli. Ma intanto la politica locale aveva preso un altro corso. Dopo il commissariamento, proprio nel 2008 fu eletto sindaco Pasquale Giacobbe, ex esponente popolare, sostenuto dal centrodestra. La sua amministrazione non ebbe vita facile e fu spazzata via già nel 2010 dalle dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali. Un anno dopo Figliolia tentò il grande rientro, ma il candidato del centrodestra, questa volta Agostino Magliulo, gli sbarrò la strada. Sembrava finita. Ma quest’ul«Quanto
I risultati
Al lato, il sindaco uscente di Pozzuoli Vincenzo Figliolia Buona affermazione personale alle Comunali di domenica timo rimase in sella per soli 6 mesi, abbattuto da un’altra rivolta dei consiglieri. Figliolia nel 2012 stravinse (67,8 per cento) al primo turno le nuove elezioni. E bissò il successo nel 2017 incrementando addirittura lo score. Riuscì, sempre al primo turno a raccogliere il 71,9 per cento dei consensi: solo un votante su quattro non gli accordò la propria fiducia.
Il resto è storia recente. La legge gli ha impedito di candidarsi per la massima carica cittadina per la terza volta consecutiva. Ma lui ha voluto comunque essere della partita, ottenendo l’ennesima affermazione personale.