Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Federico II, il racconto di San Giovanni polo modello
Una periferia napoletana che diventa modello grazie a un ateneo. Negli ultimi vent’anni, le università interagiscono sempre più con imprese e territori per promuovere sviluppo sul modello del Mit. Nel Sud dell’Italia e dell’Europa il Polo tecnologico della Federico II a San Giovanni a Teduccio è un centro importante la cui esperienza non è inquadrabile secondo un’unica lente. Il volume Connessioni virtuose. Come nasce (e cresce) un ecosistema dell’innovazione (Mulino) di Mita Marra ricostruisce la storia di un successo. Le prime forme di collaborazioni con ateneo-industria nascono grazie ai responsabili dei laboratori di ricerca e formazione. Con le Big Tech, l’ecosistema dell’innovazione accelera l’apprendimento esperienziale del sapere digitale. Non è un intervento dall’alto, ma un processo che si rafforza grazie agli investimenti in rigenerazione urbana e multidisciplinarietà. Il libro ripercorre i processi di innovazione che hanno generato ricadute rilevanti nella produzione e nel lavoro. Obiettivo è comprendere il valore che si è generato sul territorio. È un nuovo modello di ateneo quello che la Federico II interpreta, che valorizza la ricerca e si radica nella periferia di una regione periferica europea per contrastare il degrado. Con l’autrice ne discuteranno oggi, alle 16, proprio nel complesso di San Giovanni (aula Digita, L1) Leopoldo Angrisani, direttore Cesma, Edoardo Cosenza, delegato del rettore e assessore ai trasporti del Comune di Napoli, Dora Gambardella, direttrice del dipartimento di Scienze Sociali, Roberto Cimino, senior manager Eni e vice-presidente del Cluster Blu Italian Growth, Antonio Maria Zinno ad di Mare Group Spa, Raffaele Trapasso dell’Ocse e Antonio Pescapé, delegato all’Innovazione. Modera Angelo Lomonaco del Corriere della Sera. Anche in streaming su #YouTube del Cluster Big.