Corriere del Mezzogiorno (Campania)
D’Angelo: assumere non 10 ma 100 assistenti sociali
NAPOLI In commissione Bilancio, l’assessore Baretta ha illustrato il documento finanziario che entro fine mese sarà votato dall’aula. «Con questo Bilancio previsionale non si riuscirà a risolvere la sostenibilità complessiva dell’Ente. È un Bilancio di transizione, che presenta certamente punti non soddisfacenti — tra questi welfare, pari opportunità, politiche giovanili — che tuttavia consente di predisporre un quadro di azione per il prossimo triennio che, se rispettato dall’Amministrazione, consentirà di rimettersi in carreggiata». Le parole di Baretta chiariscono le premesse del Bilancio di previsione: i vincoli rappresentati dall’incidenza del disavanzo accumulato sulla gestione attuale e futura; il peso del debito finanziario che verrà ripartito nel prossimo triennio e sul quale gravano interessi fuori mercato; le conseguenze della mancata riscossione.
A fronte di questi dati bisogna tuttavia considerare le risorse stanziate dalla Stato a favore della città, suddivise tra Pnrr, Patto per Napoli e altri fondi già programmati. Tra le strategie individuate per il futuro: l’adozione di piani triennali e l’investimento sul personale con 1.000 nuove assunzioni. Capitolo sul quale è intervenuto il consigliere Sergio D’Angelo (Napoli Solidale) che ha espresso «moderata soddisfazione per un documento che comunque segna un nuovo corso». Per D’Angelo «vanno tuttavia assicurate da subito una serie di condizioni preliminari al risanamento dei conti, intervenendo sulla situazione di povertà e di disagio sociale di molte famiglie. In questo senso il piano assunzionale del Comune dovrebbe prevedere, approfittando anche degli incentivi offerti dalla Legge finanziaria 2021 — 20 mila euro per ogni assunto — non dieci ma almeno 100 nuovi assistenti sociali, che garantirebbero una regia pubblica alle politiche sociali in città».
D’Angelo è deciso a dare battaglia in aula: «Presenterò un emendamento», dice il patron di Gesco. Che a questo punto non garantisce il proprio voto al primo Bilancio di previsione dell’era Manfredi se non sarà data attenzione al capitolo delle assunzioni degli assistenti sociali. «Cento non sono molti, ma sono comunque il minimo necessario, un segnale». Per Catello Maresca (Gruppo Maresca) «è sicuramente condivisibile l’attenzione ai bisogni delle fasce deboli, ma non vanno trascurati gli investimenti sul comparto sicurezza, puntando a una migliore formazione e dotazione della polizia locale».