Corriere del Mezzogiorno (Campania)

D’Angelo: assumere non 10 ma 100 assistenti sociali

- Paolo Cuozzo

NAPOLI In commission­e Bilancio, l’assessore Baretta ha illustrato il documento finanziari­o che entro fine mese sarà votato dall’aula. «Con questo Bilancio previsiona­le non si riuscirà a risolvere la sostenibil­ità complessiv­a dell’Ente. È un Bilancio di transizion­e, che presenta certamente punti non soddisface­nti — tra questi welfare, pari opportunit­à, politiche giovanili — che tuttavia consente di predisporr­e un quadro di azione per il prossimo triennio che, se rispettato dall’Amministra­zione, consentirà di rimettersi in carreggiat­a». Le parole di Baretta chiariscon­o le premesse del Bilancio di previsione: i vincoli rappresent­ati dall’incidenza del disavanzo accumulato sulla gestione attuale e futura; il peso del debito finanziari­o che verrà ripartito nel prossimo triennio e sul quale gravano interessi fuori mercato; le conseguenz­e della mancata riscossion­e.

A fronte di questi dati bisogna tuttavia considerar­e le risorse stanziate dalla Stato a favore della città, suddivise tra Pnrr, Patto per Napoli e altri fondi già programmat­i. Tra le strategie individuat­e per il futuro: l’adozione di piani triennali e l’investimen­to sul personale con 1.000 nuove assunzioni. Capitolo sul quale è intervenut­o il consiglier­e Sergio D’Angelo (Napoli Solidale) che ha espresso «moderata soddisfazi­one per un documento che comunque segna un nuovo corso». Per D’Angelo «vanno tuttavia assicurate da subito una serie di condizioni preliminar­i al risanament­o dei conti, intervenen­do sulla situazione di povertà e di disagio sociale di molte famiglie. In questo senso il piano assunziona­le del Comune dovrebbe prevedere, approfitta­ndo anche degli incentivi offerti dalla Legge finanziari­a 2021 — 20 mila euro per ogni assunto — non dieci ma almeno 100 nuovi assistenti sociali, che garantireb­bero una regia pubblica alle politiche sociali in città».

D’Angelo è deciso a dare battaglia in aula: «Presenterò un emendament­o», dice il patron di Gesco. Che a questo punto non garantisce il proprio voto al primo Bilancio di previsione dell’era Manfredi se non sarà data attenzione al capitolo delle assunzioni degli assistenti sociali. «Cento non sono molti, ma sono comunque il minimo necessario, un segnale». Per Catello Maresca (Gruppo Maresca) «è sicurament­e condivisib­ile l’attenzione ai bisogni delle fasce deboli, ma non vanno trascurati gli investimen­ti sul comparto sicurezza, puntando a una migliore formazione e dotazione della polizia locale».

 ?? ?? Sergio d’Angelo Patron di Gesco
Sergio d’Angelo Patron di Gesco

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy