Corriere del Mezzogiorno (Campania)
La scelta di De Laurentiis: vendere il Napoli o il Bari
Respinto il ricorso sulle multiproprietà
Un’altra sconfitta nei tribunali sportivi per Aurelio e Luigi De Laurentiis sul caso delle multiproprietà di Napoli e Bari. La Corte Federale d’Appello a Sezioni Unite, presieduta da Mario Luigi Torsello, ha respinto il ricorso presentato dal presidente azzurro e quello biancorosso avverso la decisione del Tribunale Federale Nazionale.
Lo scorso 4 maggio, infatti, l’organo di primo grado della giustizia sportiva, aveva rigettato il ricorso dei presidenti di Napoli e Bari avente ad oggetto l’impugnazione della delibera pubblicata sul Comunicato Ufficiale numero 88/A dell’1ottobre 2021 relativamente alla modifica dell’articolo16 bis Noif (Norma organizzative interne federali). L’articolo 16 bis, infatti, vieta le partecipazioni in più società del settore professionistico da parte del medesimo soggetto, del suo coniuge o del suo parente e affine entro il quarto grado, obbligando i soggetti che si trovano in questa condizione a porvi fine entro e non oltre 5 giorni prima del termine fissato dalle norme federali per il deposito della domanda di ammissione al campionato professionistico di competenza della Stagione Sportiva 2024/2025. Ora non resta che l’ultimo ricorso al Collegio di garanzia del Coni. Il legale azzurro Mattia Grassani a radio Marte: «Non contestiamo il principio che due proprietà facenti capo alla stessa persona non si possano affrontare. Però se si verificasse questo scenario, esiste una procedura secondo la quale chi detiene i due club ha uno scivolo per vendere uno dei due. Se non c’è l’acquirente pronto uno dei due club viene escluso dal campionato». La famiglia De Laurentiis ritiene che la Figc sia intervenuta con una delibera del 30 settembre retroattivamente su un diritto acquisito senza che ve ne fosse una reale necessità. E chiede che vengano ripristinate le regole in vigore al momento dell’acquisizione del Bari da parte della Filmauro. Poi, ci sarà eventualmente la giustizia amministrativa con Tar e Consiglio di Stato. Se nemmeno a questo punto riuscisse a ottenere un giudizio favorevole, la famiglia De Laurentiis sarebbe costretta a cedere uno dei due club entro il 30 giugno 2024. Una querelle, insomma, che è destinata a durare ancora a lungo.